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Torino, zio e nipote aggrediti fuori dalla discoteca: la serata al Bamboo finisce al CTO

Una lite nel locale degenera all’esterno: la 17enne riporta la frattura del setto nasale, lo zio traumi al volto. Indagini aperte per chiarire dinamica e responsabilità

Torino, zio e nipote aggrediti fuori dalla discoteca: la serata al Bamboo finisce al CTO

Torino, zio e nipote aggrediti fuori dalla discoteca: la serata al Bamboo finisce al CTO (immagine di repertorio)

Una serata di musica si è trasformata in un’aggressione violenta alle prime ore di domenica. All’esterno della discoteca Bamboo, in corso Moncalieri a Torino, uno zio di 28 anni e la nipote 17enne denunciano di essere stati pestati da più persone dopo una lite nata nel locale. Entrambi sono stati medicati all’ospedale CTO, poi si sono rivolti ai Carabinieri della stazione Campidoglio per presentare denuncia. La vicenda è ora oggetto di accertamenti.

Secondo quanto riferito dai familiari, la serata era iniziata come tante altre: musica, pista, un sabato trascorso senza particolari problemi. Poi, all’interno del locale, qualcosa si sarebbe incrinato. Una discussione, una parola di troppo, e lo zio sarebbe stato colpito con uno schiaffo. La security del locale sarebbe intervenuta rapidamente, accompagnando all’esterno gli autori dell’aggressione iniziale. Ma è fuori che la situazione sarebbe degenerata.

La 17enne ha riportato la frattura del setto nasale, mentre lo zio ha subito traumi al volto e alla testa. Entrambi, dopo le cure ricevute, hanno deciso di formalizzare l’accaduto davanti ai carabinieri, fornendo la propria versione dei fatti e le prime indicazioni sui presunti responsabili.

Le indagini sono ora in corso. I militari della stazione Campidoglio stanno raccogliendo gli elementi necessari per ricostruire con precisione la sequenza degli eventi, verificare le testimonianze e individuare eventuali responsabilità. Saranno esaminate le telecamere della zona, le immagini interne del locale — se disponibili — e ogni informazione utile all’identificazione del gruppo coinvolto.

Il caso riapre il dibattito sulla sicurezza nei locali notturni, soprattutto nelle aree esterne dove, spesso, tensioni nate dentro si trasformano in aggressioni vere e proprie. La versione fornita dai familiari costituisce al momento un primo quadro, che andrà verificato punto per punto. Le autorità faranno luce su come si sia passati da una lite a quello che appare come un pestaggio di gruppo, con particolare attenzione alla tutela della minore coinvolta e al ruolo della sicurezza privata. Le indagini dovranno chiarire se vi siano state omissioni, se la situazione fosse prevenibile e come si siano mossi i vari soggetti in gioco.

In attesa degli sviluppi, resta la fotografia di una notte che doveva essere di festa e si è conclusa con un ricovero in ospedale, una denuncia formale e molte domande ancora senza risposta.

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