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Cronaca

Candelo, refurtiva abbandonata nel bosco: recuperata dai Carabinieri

Gli oggetti sono stati catalogati e messi in sicurezza: proseguono le indagini per identificare i ladri

Candelo, refurtiva abbandonata nel bosco

Candelo, refurtiva abbandonata nel bosco: recuperata dai Carabinieri (foto di repertorio)

Un nascondiglio improvvisato nel fitto del bosco, una borsa piena di oggetti di valore lasciata tra la vegetazione e un intervento rapido che potrebbe restituire alle vittime dei furti ciò che pensavano perso per sempre. È quanto accaduto a Candelo, dove nella serata di sabato i Carabinieri hanno recuperato una quantità consistente di gioielli e beni rubati, abbandonati in un’area appartata del territorio comunale.

La scoperta è avvenuta durante un servizio di controllo del territorio. Gli investigatori hanno individuato la refurtiva in una zona boschiva utilizzata spesso come punto di passaggio, un luogo isolato che, secondo le prime valutazioni, i ladri avrebbero scelto come deposito temporaneo. Una strategia non insolita: nascondere il bottino in un punto ritenuto sicuro per poi tornare a recuperarlo una volta ridotta la pressione delle pattuglie.

Il materiale rinvenuto è stato immediatamente messo in sicurezza e trasferito presso la stazione dei Carabinieri di Candelo, dove gli operatori hanno iniziato un lavoro minuzioso di catalogazione per facilitare il riconoscimento da parte dei proprietari. Gioielli, piccoli preziosi, oggetti personali: un insieme eterogeneo che potrebbe provenire da diversi furti commessi nelle ultime settimane nella zona.

Ora gli investigatori invitano chiunque abbia subito un furto di recente a presentarsi in caserma, portando con sé la denuncia già depositata, così da verificare l’eventuale presenza dei propri beni. Il riconoscimento è fondamentale non solo per restituire gli oggetti ai legittimi proprietari, ma anche per ricostruire con precisione la provenienza della refurtiva e collegare ogni oggetto al relativo episodio criminoso.

Intanto prosegue il lavoro dei Carabinieri per risalire agli autori dei colpi. Le indagini puntano a ricostruire i movimenti dei ladri, comprendere quando la refurtiva sia stata nascosta nel bosco e se il deposito sia stato utilizzato in altre occasioni. Gli investigatori stanno anche valutando se la scelta del luogo possa collegarsi a una banda già attiva nella zona o a singoli soggetti che operano tra Candelo e i comuni limitrofi.

Il ritrovamento, intanto, riaccende l’attenzione sul fenomeno dei furti nelle abitazioni e sottolinea l’importanza delle segnalazioni dei cittadini. La refurtiva recuperata a Candelo potrebbe rappresentare un tassello decisivo per individuare chi, nelle ultime settimane, ha colpito diverse famiglie del territorio.

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