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Fidanzati minacciati con un taglierino a Porta Susa: la Polizia arresta due giovani

Attimi di paura in piazza XVIII Dicembre: la coppia riesce a fuggire e chiedere aiuto, gli agenti della Squadra Mobile bloccano i rapinatori dopo un tentativo di fuga

Fidanzati minacciati con un taglierino a Porta Susa: la Polizia arresta due giovani

Fidanzati minacciati con un taglierino a Porta Susa: la Polizia arresta due giovani

Era circa l’una di notte quando, in piazza XVIII Dicembre a Torino, una giovane coppia di fidanzati ha vissuto attimi di paura. Una tranquilla passeggiata notturna nei pressi della stazione Porta Susa si è trasformata in un incontro pericoloso con due ragazzi che, senza esitazione, hanno tentato di derubarli.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia di Stato, i due malintenzionati, di 19 e 29 anni, si sono avvicinati alla coppia con una scusa apparentemente banale: chiedere in prestito i telefoni cellulari per effettuare una chiamata. Un gesto che potrebbe sembrare innocuo, ma che in realtà celava intenzioni ben più gravi. Il più giovane, col volto parzialmente coperto da una grossa sciarpa, non accettando il rifiuto, ha estratto un taglierino e ha iniziato a minacciare i ragazzi, nel tentativo di costringerli a consegnare i dispositivi.

I due fidanzati, nonostante la paura, non si sono arresi. Sono riusciti a divincolarsi e ad allontanarsi, cercando aiuto. Per alcuni metri sono stati inseguiti dai due aggressori, che evidentemente non intendevano rinunciare al colpo. Ma la prontezza della coppia e l’immediato allarme lanciato hanno fatto la differenza: la Centrale Operativa della Questuraha diramato una nota radio e in pochi minuti gli agenti della Squadra Mobile, già presenti sul territorio, si sono messi sulle tracce dei sospetti.

L’intervento della Polizia è stato decisivo. I due rapinatori sono stati intercettati poco lontano dal luogo dell’aggressione. Alla vista delle divise hanno tentato di fuggire, ma la corsa è durata poco: bloccati dagli agenti, sono stati accompagnati in Questura e arrestati per tentata rapina.

La Procura della Repubblica di Torino ha immediatamente seguito il caso. Al termine dell’udienza di convalida, sono state disposte misure cautelari differenziate: il diciannovenne, ritenuto il più pericoloso per il suo ruolo attivo e per l’uso dell’arma bianca, è stato condotto in carcere; il ventinovenne, invece, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, vige la presunzione di innocenza. Solo un eventuale processo potrà chiarire le responsabilità e definire le pene. Resta però il dato di fatto: una notte di ordinaria violenza urbana, che poteva trasformarsi in tragedia e che invece si è conclusa con l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.

torino

L’episodio ripropone il tema della sicurezza nelle aree circostanti alle stazioni ferroviarie, spesso frequentate non solo da viaggiatori, ma anche da persone in cerca di facili prede. Porta Susa, snodo fondamentale della mobilità cittadina e regionale, non è nuova a episodi di microcriminalità. Le pattuglie e i controlli costanti rappresentano dunque un presidio indispensabile per garantire maggiore tranquillità a chi si trova a transitare in quelle ore, specialmente durante la notte.

Per la giovane coppia, la paura resterà un ricordo indelebile: quella sciarpa calata sul volto, il bagliore improvviso del taglierino, la corsa disperata per sfuggire a un pericolo reale. Ma allo stesso tempo potranno ricordare che la loro prontezza e l’efficacia della macchina della sicurezza hanno impedito che una semplice passeggiata si trasformasse in un dramma.

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