Cerca

cronaca

Muore a 94 anni dopo l’incidente al Fréjus: tragedia sull’autostrada di Bardonecchia

Il tamponamento del 24 agosto si è trasformato in un dramma: l’uomo, residente a Bardonecchia, è deceduto una settimana dopo all’ospedale di Pinerolo. Indaga la Polizia Stradale di Susa

Muore a 94 anni dopo l’incidente al Fréjus: tragedia sull’autostrada di Bardonecchia

Muore a 94 anni dopo l’incidente al Fréjus: tragedia sull’autostrada di Bardonecchia

È morto all’ospedale Agnelli di Pinerolo domenica 31 agosto l’uomo di 94 anni residente a Bardonecchia che una settimana prima era rimasto coinvolto in un grave incidente sull’autostrada Torino–Bardonecchia–Fréjus. L’anziano, al volante di una Honda HR-V, non si era più ripreso dalle ferite riportate nello scontro avvenuto domenica 24 agosto nei pressi del traforo, a poca distanza dal confine con la Francia.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia Stradale di Susa, l’uomo non si sarebbe accorto della coda formatasi all’ingresso del tunnel e ha tamponato il veicolo che lo precedeva, fermo in attesa di entrare. Un impatto violento, avvenuto in un tratto già congestionato dal traffico vacanziero, che ha ridotto l’auto in un groviglio di lamiere. I Vigili del Fuoco hanno dovuto lavorare a lungo per estrarlo dall’abitacolo e consegnarlo alle cure dei sanitari.

Le sue condizioni erano apparse subito gravissime. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Rivoli, è stato poi trasferito a Pinerolo, ma i medici non hanno potuto evitare il peggio. Dopo una settimana di agonia, il cuore del novantaquattrenne si è fermato, chiudendo una vicenda che ha colpito profondamente la comunità bardonecchiese, dove l’uomo era una presenza conosciuta e rispettata.

L’incidente ha avuto pesanti ripercussioni anche sulla circolazione: la tratta tra Oulx e Bardonecchia è rimasta chiusa a lungo, con inevitabili disagi per gli automobilisti diretti in Francia. Le code verso il Fréjus in questo periodo estivo sono state frequenti, spesso superiori all’ora di attesa, e nonostante l’apertura della seconda canna del traforo continuano a rappresentare un nodo critico della viabilità alpina.

Ora la Stradale dovrà completare gli accertamenti per definire con precisione la dinamica del sinistro, ma la prima ipotesi resta quella del mancato arresto davanti alla coda. Un episodio che, ancora una volta, mette in evidenza quanto la congestione del traffico possa trasformarsi in un fattore di rischio, specie per gli automobilisti più anziani.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori