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Cronaca
31 Agosto 2025 - 13:32
Strambino in lutto per Manoel Foggetti: martedì i funerali del ragazzo morto a 20 anni in Valle d’Aosta
Aveva solo vent’anni Manoel Elia Foggetti, nato il 12 gennaio 2005. Il suo nome resterà per sempre legato a una tragedia che ha scosso fino alle fondamenta tutta Strambino. La sera del 26 agosto, lungo la strada regionale 45 della Val d’Ayas, in Valle d’Aosta, il quad che stava guidando si è scontrato frontalmente con un’automobile nei pressi della frazione Cornu, poco sotto Periasc. L’impatto è stato devastante. Le sirene dell’elisoccorso, dei vigili del fuoco e del 118 hanno squarciato il silenzio della valle, ma la corsa disperata verso l’ospedale Parini di Aosta non è bastata: Manoel è morto poco dopo l’arrivo, a causa delle ferite troppo gravi riportate nello scontro.
Le indagini sono affidate alla Procura di Aosta. I Carabinieri di Verrès hanno effettuato i rilievi sul tratto di strada teatro della tragedia, mentre il quad e l’automobile sono stati posti sotto sequestro per gli accertamenti tecnici. L’automobilista, ferito in modo lieve ma in stato di choc, è stato portato anch’egli in ospedale. Saranno le verifiche e le testimonianze a ricostruire la dinamica di un incidente che in pochi istanti ha spezzato una vita e gettato nello sconforto un intero paese. Dopo l’autopsia eseguita all’ospedale Parini, la Procura ha concesso il nulla osta alle esequie nel pomeriggio di venerdì 29 agosto.
Le cerimonie funebri sono fissate: martedì 2 settembre 2025, alle ore 15, nella chiesa parrocchiale di Strambino si terranno i funerali, preceduti dal Santo Rosario lunedì 1° settembre alle 18.30 nello stesso luogo. Saranno giornate di dolore e raccoglimento: il paese si fermerà, la piazza centrale sarà gremita eppure muta, le saracinesche dei negozi abbassate in segno di lutto, gli sguardi rivolti a quella bara bianca che racchiude la vita interrotta di un ragazzo appena ventenne.
La morte di Manoel ha aperto una ferita profonda in una comunità in cui non si era ancora spento il dolore per la tragedia di Gaia Mangolini, ventiquattrenne precipitata in Valtournenche il 3 agosto scorso durante un volo in parapendio. Due giovani vite spezzate in poche settimane, due famiglie devastate.
«Questa fine estate ha colpito duramente la comunità strambinese - scrive sui social la sindaca Sonia Cambursano - un altro lutto, un'altra giovane vita spezzata troppo presto, un'altra famiglia devastata dal dolore a una manciata di giorni dalla perdita di un'altra giovane vita. Come Sindaca, insieme a tutta l'amministrazione comunale, esprimo la mia vicinanza e il mio cordoglio alla famiglia di Manoel. È una tragedia che ci lascia senza parole: una vita spezzata troppo presto, un vuoto incolmabile per chi lo ha conosciuto, amato e accompagnato nella crescita. Come mamma di una coetanea di Manoel, invece, mi stringo alla mamma Sara, con la quale ci conosciamo da tutta la vita. Non posso neppure immaginare il dolore e il vuoto di sopravvivere al proprio figlio. La sua famiglia, da sempre parte attiva della nostra comunità, rappresenta quei valori di solidarietà e impegno che contraddistinguono il nostro tessuto sociale. In questo momento di immensa sofferenza, ci stringiamo a loro con affetto sincero, partecipando al loro enorme dolore e manifestando la vicinanza di tutta Strambino».
Manoel viveva con la mamma Sara Giorda e la sorella Aurora nella Traversa Duca di Genova a Strambino. Sara gestisce una panetteria a Brusson, la sorella Judy ha una rivendita di pane proprio accanto alla piazza della chiesa. Il padre Rocco, dal 2011, conduce il ristorante–tavola calda Du Soleil a Champoluc, sulle piste del Monterosaski, a poca distanza dal luogo dell’incidente ed è qui, con il padre, che Manoel lavorava come pizzaiolo e stava diventando davvero bravo.
Ora restano la mamma Sara, il papà Rocco, la sorella Aurora e i nonni Maria, Silvana e Marco. Restano i ricordi che affiorano tra i vicoli del paese, i sorrisi di Manoel impressi nelle foto che gli amici pubblicano sui social, le parole spezzate che si rincorrono come un coro muto. In queste ore Strambino è sospesa: nei bar, nei negozi, nelle case si parla solo di lui, e ovunque si respira un dolore che sembra collettivo, condiviso, impossibile da ignorare.
A vent’anni si dovrebbe pensare a viaggi, amori, amicizie, futuro. Manoel, invece, non c'è più. Martedì i suoi amici, la sua famiglia, lo accompagneranno nell'ultimo viaggio con un corteo funebre che attraverserà le vie del paese fino alla chiesa, tra lacrime e silenzi. Sarà l’ultimo saluto a un ragazzo che aveva appena iniziato a scrivere la sua storia, e che ora resterà per sempre nel ricordo di chi lo ha amato.
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