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Cronaca

Blitz in piazza Derna: chiuso il ristorante Mister Wang per carenze igieniche

I carabinieri del NAS e i tecnici dell’ASL hanno trovato cibo mal conservato e privo di tracciabilità. Al titolare una multa da 5.000 euro e chiusura immediata del locale di piazza Derna

Blitz in piazza Derna: chiuso il ristorante Mister Wang per carenze igieniche

Blitz in piazza Derna: chiuso il ristorante Mister Wang per carenze igieniche

La serranda abbassata, il cartello di chiusura e un verbale di oltre dieci pagine. È così che si è conclusa l’ennesima giornata di controlli ad alto impatto in Barriera di Milano, quartiere torinese da anni sotto osservazione delle forze dell’ordine. A finire nel mirino dei carabinieri del NAS e dei tecnici dell’ASL è stato il ristorante cinese e pizzeria Mister Wang di piazza Derna 248, chiuso immediatamente dopo una verifica che ha fatto emergere gravi carenze igienico-sanitarie. Dentro il locale gli investigatori hanno trovato alimenti conservati in maniera del tutto inadeguata, privi di tracciabilità e, in alcuni casi, già in cattivo stato. Una situazione che ha fatto scattare senza esitazioni sia la sanzione amministrativa di 5.000 euro per il titolare, sia l’ordine di chiusura immediata. Il locale potrà riaprire soltanto quando i proprietari avranno risolto tutte le irregolarità contestate, adottando le misure indicate dalle autorità sanitarie.

cibo cinese

Il ristorante non è nuovo alle cronache. Già nel 2022 Mister Wang era stato segnalato per episodi simili, quando la polizia municipale del Reparto di Polizia Commerciale aveva rilevato alimenti in cattivo stato di conservazione e denunciato il gestore. Recensioni e segnalazioni circolate online negli ultimi anni raccontavano di episodi di degrado, dal brodo vegetale contaminato fino alla presenza di parassiti nei locali. Una storia che sembra oggi confermare una condizione mai del tutto risolta nonostante le diffide ricevute in passato.

Il blitz di ieri si inserisce in una strategia più ampia di controlli straordinari che le forze dell’ordine stanno portando avanti in Barriera di Milano, un quartiere dove degrado urbano e microcriminalità convivono da tempo con attività commerciali spesso poco trasparenti. Gli interventi ad “alto impatto” non si limitano allo spaccio o alle risse notturne, ma puntano a verificare il rispetto delle regole anche negli esercizi di ristorazione, luoghi frequentati quotidianamente da centinaia di cittadini. E i numeri emersi negli ultimi mesi non lasciano spazio a dubbi. Secondo i dati più recenti, a Torino nell’ultimo anno sono state oltre 900 le attività controllate tra ristoranti, bar, pizzerie e negozi, e più dell’80 per cento è risultato irregolare. Nella sola zona di Barriera di Milano e San Salvario sono stati ispezionati 91 locali, con 40 multe comminate per un totale di oltre 81 mila euro e ben 21 chiusure, di cui otto per motivi igienico-sanitari.

La chiusura di Mister Wang diventa così simbolo di un quartiere che continua a lottare con i propri fantasmi. Per chi vive la Barriera, è l’ennesimo segnale di un tessuto sociale fragile, diviso tra la vitalità di una comunità multietnica e il peso di un degrado che si manifesta nei giardini maltenuti, nello spaccio a cielo aperto e, come in questo caso, nelle condizioni di chi dovrebbe garantire un servizio di qualità ai cittadini. La promessa delle autorità è chiara: i controlli continueranno anche nei prossimi giorni senza tregua. Ma la domanda resta sospesa: basteranno i blitz e le serrande abbassate per cambiare davvero il volto di un quartiere che, a ogni nuova chiusura, sembra mostrare la fatica di rialzarsi?

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