Partito in vacanza senza dire nulla: il vicino pensa al peggio, ma era "solo" la lettiera del gatto

Certe volte l’olfatto vince sull’istinto. Martedì 12 agosto, a Favria, i vicini sentono un odore sospetto, di quelli che ti fanno pensare: qui dentro è successo qualcosa di grosso.

La memoria va a certi titoli di cronaca nera, magari anche a quello di qualche tempo fa nella vicina Rivarolo, quando l’odore segnalò un dramma vero. Così, in nome della prudenza, partono le chiamate a vigili del fuoco e Croce Rossa. Arrivano, aprono la porta, si tengono pronti a tutto... e invece no. Niente tragedia. Niente giallo. Per fortuna.

In casa c’è solo un gatto, vivo, vegeto e – soprattutto – dotato di lettiera in stato di guerra chimica.

Il padrone, uomo senza parenti in zona e con un’idea tutta sua del “parto e avviso”, era partito per le vacanze senza dire una parola a nessuno. Neppure al vicino curioso o alla zia lontana. Il micio, ignaro di generare un’operazione di salvataggio in piena regola, se ne stava lì, con la sua toilette ormai fuori legge per eccesso di esalazioni. Il caldo di agosto ha fatto il resto, diffondendo l’aroma per tutto il condominio e forse anche oltre.

La scena finale è surreale: operatori, carabinieri, servizi sociali e amministrazione comunale tutti convocati per quello che, alla fine, è stato un falso allarme. Il padrone, contattato dai parenti e dalle forze dell’ordine, è cascato dal pero... Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.

I vicini, comunque, si sono tolti un peso: almeno non si è ripetuto il copione tragico che tante volte s'è letto sui giornali...

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