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15 Luglio 2025 - 22:21
Paura in cielo: parapendista precipita nella boscaglia, è grave
Attimi di terrore oggi, martedì 15 luglio 2025, tra le vette e i boschi che abbracciano il Santuario di Santa Elisabetta. Una donna è precipitata al suolo con il suo parapendio pochi minuti dopo il decollo, finendo rovinosamente in una zona impervia tra Colleretto Castelnuovo e Cintano. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, sotto lo sguardo sgomento di chi in quel momento si trovava nei pressi della storica area di lancio frequentata da appassionati di volo libero.
Secondo le prime informazioni, la dinamica dell’incidente è ancora da chiarire. Quel che è certo è che qualcosa è andato storto subito dopo il decollo. La vela ha perso portanza – o forse è stata una manovra sbagliata, un malore, un guasto tecnico – e la donna ha cominciato a precipitare fino a schiantarsi in mezzo agli alberi, in una zona difficilmente accessibile. Un volo trasformato in un incubo in pochi secondi.
L’allarme è scattato immediatamente. Una chiamata al 112 ha attivato la macchina dei soccorsi. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso del 118, indispensabile per raggiungere il punto esatto dell’impatto, vista l’impossibilità di avvicinarsi via terra. I sanitari, calatisi tra gli alberi, hanno trovato la donna cosciente ma in condizioni critiche. L’hanno stabilizzata con grande professionalità e poi elitrasportata al Cto di Torino, centro specializzato per i traumi complessi.
I medici hanno diagnosticato un trauma toracico e un trauma vertebrale, lesioni gravi ma fortunatamente non tali da far temere per la vita della paziente. La prognosi riservata è stata esclusa, un segnale incoraggiante che tuttavia non sminuisce la serietà della situazione. La donna, infatti, dovrà affrontare un lungo percorso di cure e riabilitazione.
Intanto si indaga sulle cause dell’incidente. Potrebbe essersi trattato di un errore umano, di un guasto improvviso all’attrezzatura o di un'improvvisa corrente ascensionale anomala. Toccherà agli esperti del volo e alle autorità competenti fare luce su quanto accaduto, anche per evitare che simili episodi si ripetano.
In una giornata che avrebbe dovuto essere di sport e libertà tra i cieli del Canavese, il parapendio si è trasformato in una trappola mortale da cui la protagonista di questa brutta avventura è uscita viva, ma ferita nel corpo e forse nell’anima. Chi la conosce spera ora che l’amore per il volo non si spenga, ma lasci spazio alla consapevolezza e alla prudenza. Perché anche il cielo – quando meno te l’aspetti – può tradire.
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