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Cronaca
06 Luglio 2025 - 14:49
Il controsoffitto è crollato
Solo il caso ha evitato una tragedia. Sabato 5 luglio, all'interno della Radiologia del Pronto Soccorso dell’Ospedale Molinette di Torino, è crollato il controsoffitto nell’area di attesa barelle. Fortunatamente, in quel momento non c'erano pazienti né operatori sanitari nella zona. Ma l’incidente – l’ennesimo in una struttura sanitaria piemontese – riaccende l’allarme sulle condizioni degli edifici ospedalieri.
A denunciarlo con forza è l’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Torino, Aosta, Alessandria e Asti. Il presidente Giuseppe Smeraldi non usa mezzi termini: “È inaccettabile che luoghi dedicati alla cura si trasformino in potenziali fonti di pericolo. La sicurezza fisica di pazienti e operatori deve essere garantita quanto la qualità dell’assistenza”.
Non si tratta, infatti, di un episodio isolato. Il comunicato dell’Ordine sottolinea come questo tipo di cedimenti si stia verificando con una frequenza allarmante negli ospedali torinesi. E se sabato è andata bene – per puro caso – la prossima volta potrebbe non essere così. Da qui la richiesta di un piano straordinario di manutenzione e monitoraggio degli spazi sanitari, che garantisca condizioni di sicurezza e dignità per chi lavora e per chi si cura.
Allarme anche dal Movimento 5 Stelle Piemonte, che attraverso i consiglieri regionali Sarah Disabato, Alberto Uniae Pasquale Coluccio chiede misure immediate per evitare che la fortuna resti l’unico strumento di prevenzione. “Non si può sperare ogni volta nella buona sorte” – dichiarano – “Vista la frequenza con cui si stanno verificando questi episodi, occorre mettere mano ad un piano straordinario di manutenzioni che possa risolvere le principali criticità strutturali del presidio ospedaliero”.
Il gruppo M5S definisce il crollo “l’ennesimo segnale d’allarme” e punta il dito contro anni di incuria e sottovalutazione. La richiesta è chiara: intervenire subito, destinando risorse a manutenzioni e messa in sicurezza. La sanità non può permettersi di cadere a pezzi – letteralmente – mentre si parla di riforme, riorganizzazioni e nuovi modelli di cura.
L’Ordine professionale, da parte sua, promette vigilanza costante: continuerà a raccogliere le segnalazioni dei propri iscritti e a farsi portavoce delle criticità. Troppo spesso, infatti, i tecnici sanitari lavorano in condizioni non all’altezza di un servizio pubblico efficiente e rispettoso del diritto alla salute.
Il caso delle Molinette – uno degli ospedali simbolo della sanità piemontese – mette a nudo una realtà preoccupante: la vetustà delle strutture, la carenza di manutenzione, il rischio quotidiano. E il fatto che non ci siano stati feriti viene letto non come sollievo, ma come campanello d’allarme: la prossima volta potrebbe non bastare la fortuna.
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