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Cronaca
01 Luglio 2025 - 18:56
Fabio Pitti
Aveva solo 42 anni Fabio Pitti, e la sua assenza lascerà un vuoto che sembra impossibile da colmare. Se n’è andato il 30 giugno all’ospedale Molinette di Torino, portato via da un tumore rapido, feroce, implacabile, che nel giro di pochi giorni lo ha strappato all’affetto dei suoi cari e della sua comunità.
I funerali si terranno giovedì 3 luglio, alle ore 10, nella chiesa di San Germano di Borgofranco, il paese in cui Fabio è cresciuto, ha vissuto e si è speso per gli altri fino all’ultimo giorno possibile.
Lo annunciano la mamma Sandra, il papà Roberto, il fratello Luca, il padrino Eligio, la madrina Daniela, la zia Alda, i cugini e i tantissimi amici che lo hanno accompagnato in questi giorni di dolore e incredulità. L’ultimo saluto partirà dall’abitazione di via Cavour n. 40. Dopo le esequie, la salma sarà accompagnata al tempio crematorio di Biella. Il rosario verrà recitato mercoledì 2 luglio alle ore 20.30, sempre nella chiesa di San Germano.
A Borgofranco d’Ivrea, tutti conoscevano Fabio. Il suo volto sorridente era familiare nelle feste popolari, nei cortei storici, tra i banchi dell’organizzazione di eventi e nei gruppi di volontariato. Nel 2014 era stato anche priore della festa di Sant’Antonio Abate, quella in cui il paese si stringe intorno agli animali e alla terra, a bordo di una carrozza addobbata, come la tradizione vuole. E poi la partecipazione ai carnevali rionali, l’impegno nella comunità, la gentilezza con cui sapeva esserci per chiunque.
“Era un ragazzo sempre disponibile, molto conosciuto in paese. Molto attivo nell’associazionismo e nel volontariato. Una perdita enorme per tutti noi”, ci dice commosso il sindaco Fausto Francisca.
Non c’è stato tempo per accettare o elaborare. La malattia è arrivata all’improvviso, un mieloma multiplo che ha corso più veloce di ogni speranza. Eppure Fabio ha continuato a resistere con dignità, sostenuto dall’amore di chi gli è stato accanto fino alla fine.
La famiglia, con profonda gratitudine, ringrazia pubblicamente il personale dell’ospedale Parini di Aosta, dell’ospedale di Ivrea e delle Molinette di Torino per la cura e l’umanità ricevute. E ha chiesto, in memoria di Fabio, non fiori ma offerte per la ricerca contro il mieloma multiplo.
In paese, lo si ricorderà per la sua semplicità e per la disponibilità con cui si rendeva utile a chiunque. Fabio non era solo un volontario. Era una presenza discreta e solida, una di quelle persone che rendono migliore una comunità. Il suo nome rimarrà scritto nei cuori e nei ricordi, nelle foto delle feste, nei gesti di gentilezza che ha seminato con naturalezza.
Fabio Pitti se n’è andato troppo presto. Ma Borgofranco non lo dimenticherà mai. Non lo faranno alcune associazioni a cui era molto legato e tra le altre, il Gruppo Alpini, l’Associazione Carnevalesca Borgo Capoluogo, I Pifferi e Tamburi del Burg e il Coro Rio Fontano Mimosa di Tavagnasco,
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