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Cronaca

Autobus bloccato e autista minacciato: panico a bordo in piazza Bengasi

Un automobilista sorpassa a destra il mezzo Gtt, poi lo blocca e scende in strada per insultare e minacciare il conducente. Attimi di terrore per i passeggeri. Indagano i carabinieri

Autobus bloccato e autista minacciato: panico a bordo in piazza Bengasi

Autobus bloccato e autista minacciato: panico a bordo in piazza Bengasi

Erano da poco passate le 21 quando un normale viaggio a bordo di un autobus della Gtt, diretto dalla zona sud di Torino verso Beinasco, si è trasformato in un incubo per autista e passeggeri. La linea transitava come ogni sera da piazza Bengasi, uno snodo sempre molto trafficato al confine tra Torino e Moncalieri, per poi raggiungere via Ventimiglia, nei pressi dell’area ospedaliera. Ma quel mercoledì sera, qualcosa è andato storto. Molto storto.

Secondo una prima ricostruzione ancora al vaglio degli inquirenti, un uomo alla guida di un’auto, per cause non ancora chiarite, ha effettuato un sorpasso azzardato e pericolosissimo: ha superato il bus sulla destra, sfiorando la fiancata del mezzo e rischiando di provocare un incidente dai risvolti tragici. Una manovra folle, avvenuta a pochi metri da una fermata, con la strada affollata e le auto in coda.

Ma non è finita lì. L’automobilista, forse innervosito dalla presenza del bus o dalle dinamiche del traffico, ha pensato bene di rincarare la dose: giunto in piazza Bengasi, ha fermato bruscamente la sua vettura e l’ha messa di traverso davanti all’autobus, bloccandone la ripartenza. Una scena da film, purtroppo reale, che ha fatto temere il peggio.

A quel punto è sceso dall’auto, non da solo. Con lui altri due uomini, probabilmente amici o parenti. E l’escalation è stata immediata. I tre hanno cominciato a urlare, gesticolare in modo violento e insultare pesantemente l’autista Gtt, colpevole – a loro dire – di non si sa bene cosa. Le minacce si sono fatte via via più gravi. Parole grosse, gesti intimidatori, toni aggressivi. Tutto mentre i passeggeri, chiusi nel mezzo, osservavano la scena atterriti.

L’autista, con sangue freddo e professionalità, ha fatto la scelta giusta: ha chiuso immediatamente le porte del bus per evitare che qualcuno potesse salire o che la situazione degenerasse ulteriormente, e ha contattato la centrale operativa per chiedere supporto. A bordo del mezzo c’erano diverse persone, alcune visibilmente scosse, altre in lacrime, tutte in apprensione per ciò che stava accadendo a pochi passi da loro.

Per lunghi minuti, la scena è rimasta sospesa in un clima di alta tensione. Poi, forse resosi conto dell’arrivo imminente delle forze dell’ordine, l’automobilista è risalito in auto insieme agli altri due, ed è ripartito a tutta velocità, facendo perdere le proprie tracce proprio mentre una pattuglia dei carabinieri si stava avvicinando.

Ora l’uomo – e i suoi due complici – sono ricercati. I militari dell’Arma, intervenuti subito dopo, hanno raccolto le testimonianze dell’autista e dei passeggeri, e stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nell’area di piazza Bengasi e del bus stesso, che potrebbero fornire elementi utili per risalire alla targa e identificare i responsabili.

Un episodio grave, che riaccende i riflettori sulla sicurezza del trasporto pubblico e sulle continue aggressioni subite dagli autisti Gtt. Una professione sempre più a rischio, tra violenze verbali e fisiche, spesso impunite.

Il sindacato degli autisti ha già espresso solidarietà al collega e richiesto un incontro urgente con l’azienda e con le autorità locali per discutere nuovi protocolli di sicurezza. Intanto, resta lo spavento. E la consapevolezza che anche un normale viaggio in autobus, alle porte di Torino, può trasformarsi in una trappola.

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