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Cronaca
12 Giugno 2025 - 22:03
Morso di vipera nei boschi di Cantoria: 15enne si salva da solo e chiama i soccorsi
Attimi di paura in alta Val Grande, nei boschi sopra la località Villa, dove un ragazzo di 15 anni è stato morso da una vipera nei pressi del laghetto di Cantoria. Un’escursione come tante, immerso nella natura, si è trasformata in un’emergenza sanitaria che solo il sangue freddo del giovane e la rapidità dei soccorsi hanno impedito potesse finire in tragedia.
Nonostante lo spavento e il dolore, il ragazzo è riuscito a scendere a piedi fino in paese e a lanciare l’allarme. Un gesto lucido, carico di istinto e coraggio, che ha permesso di mettere in moto la macchina dei soccorsi in pochi minuti. Dalla centrale operativa del 118 è partita l’eliambulanza con a bordo medici e infermieri, mentre da Forno Alpi Graie si sono attivati immediatamente anche i volontari del Soccorso Alpino.
I soccorritori hanno raggiunto il punto dell’incidente, poco sopra il lago di Cantoria, dove il ragazzo è stato prontamente assistito e stabilizzato. Dopo le prime cure, è stato elitrasportato all’ospedale Le Molinette di Torino, dove i medici hanno eseguito gli accertamenti per verificare l'entità della ferita e i possibili effetti del veleno.
Secondo le prime valutazioni cliniche, si sarebbe trattato di un “morso secco”: il rettile non avrebbe inoculato veleno, oppure ne avrebbe iniettato una quantità molto ridotta. Un dettaglio cruciale, perché in caso contrario il veleno della vipera, altamente tossico, avrebbe potuto causare conseguenze ben più gravi, come uno shock anafilattico o un collasso circolatorio.
Il termine “morso secco” non è affatto inusuale. Capita infatti che il serpente, in particolare la vipera, non rilasci veleno in tutte le situazioni di attacco. Alcuni morsi, soprattutto se difensivi e non predatori, avvengono senza l’iniezione delle tossine. Ed è quello che fortunatamente è accaduto in questo caso.
La prontezza dei soccorsi e il comportamento del ragazzo hanno evitato il peggio. Tuttavia, l’episodio riaccende l’attenzione sui rischi che si possono correre durante le escursioni, soprattutto in zone boschive e isolate. In questo periodo dell’anno, con l’aumento delle temperature e l’afflusso di persone nei sentieri montani, le segnalazioni di incontri con serpenti tendono a crescere. È importante quindi affrontare ogni escursione con attenzione, scarpe e abbigliamento adeguati, restando su sentieri battuti e mantenendo sempre la calma in caso di incontri con animali selvatici.
Il giovane, per precauzione, è rimasto sotto osservazione al pronto soccorso torinese, ma le sue condizioni, fortunatamente, non destano preoccupazioni. L’episodio si è concluso con un grande spavento, ma anche con un esempio di sangue freddo, solidarietà e grande professionalità da parte di chi, ogni giorno, vigila e interviene nei territori più impervi.
Un ringraziamento speciale dei famigliari ai volontari del Soccorso Alpino di Forno Alpi Graie, al personale del 118, e a tutta la rete di emergenza che, ancora una volta, hanno dimostrato quanto conti la tempestività nei casi di emergenza in montagna.
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