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Cronaca
05 Giugno 2025 - 11:48
Una pattuglia della polizia
È finita con un arresto la notte agitata di un trentenne eporediese, fermato dagli agenti del Commissariato di Polizia di Ivrea e Banchette per aver violato il divieto di avvicinamento ai familiari e per resistenza a pubblico ufficiale. Un intervento rapido, deciso, che ha evitato il peggio ma che conferma ancora una volta quanto siano fragili e difficili da far rispettare alcune misure cautelari, specie in contesti familiari già compromessi.
L’allarme è scattato nel cuore della notte. Una chiamata alla centrale operativa ha segnalato rumori molesti e urla provenienti da un appartamento situato in un condominio che le forze dell’ordine conoscono bene. Un palazzo problematico, teatro negli ultimi mesi di diversi interventi per situazioni di disagio, conflitti familiari e, in più di un’occasione, episodi di violenza domestica.
Gli agenti della Volante si sono portati rapidamente sul posto. Appena arrivati, hanno percepito chiaramente dei rumori provenire dall’interno dello stabile. Non si trattava di semplici schiamazzi: il tono era teso, nervoso, e da subito è parso evidente che potesse trattarsi di una situazione critica. Dopo pochi istanti, il portone d’ingresso si è aperto. Sul pianerottolo è comparso un giovane, che ha fatto appena in tempo a gettare un’occhiata fuori per rendersi conto della presenza della pattuglia. A quel punto ha richiuso con forza la porta e ha tentato di dileguarsi all’interno del palazzo.
Il tentativo di fuga non ha avuto successo. I poliziotti lo hanno intercettato e fermato, ma l’uomo ha reagito con estrema violenza. Ha sferrato calci e pugni nel tentativo di liberarsi e scappare. La colluttazione è stata breve ma intensa. Entrambi gli agenti hanno riportato lesioni e contusioni con una prognosi di quattro giorni. Alla fine, però, sono riusciti a bloccarlo e a condurlo in Commissariato.
Una volta identificato, sono bastati pochi minuti per accertare che si trattava di un soggetto già gravato da una misura cautelare di divieto di avvicinamento ai propri familiari, emessa a seguito di episodi pregressi di maltrattamenti. Nonostante questo, il trentenne si trovava esattamente là dove non avrebbe dovuto essere. Un comportamento che, da solo, sarebbe bastato a far scattare un provvedimento. L’aggressione agli agenti ha ulteriormente aggravato la sua posizione.
Su disposizione della Procura della Repubblica di Ivrea, l’uomo è stato arrestato in flagranza di reato per violazione della misura cautelare e resistenza a pubblico ufficiale. La misura è stata convalidata dal giudice, che ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e ha confermato la legittimità dell’operato della Polizia.
Il procedimento si trova ora nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, vale per l’indagato la presunzione di innocenza fino a una eventuale condanna definitiva. Intanto, il fascicolo è stato affidato al Pubblico Ministero, che valuterà nelle prossime settimane la richiesta di rinvio a giudizio o altre misure.
L’episodio riporta alla luce una dinamica purtroppo frequente: le misure cautelari, anche se disposte per tutelare le vittime, spesso si rivelano insufficienti senza un presidio continuo del territorio. E in molti casi, come in questo, sono le forze dell’ordine a dover intervenire in situazioni esplosive, con rischi elevati per la propria incolumità.
Il condominio teatro dell’intervento, inoltre, non è nuovo a episodi di disordine e tensioni familiari. I residenti, alcuni dei quali svegliati nel cuore della notte dai rumori e dall’intervento delle forze dell’ordine, hanno confermato che l’uomo era tornato più volte in quell’abitazione, nonostante il divieto. Un segnale chiaro di quanto sia difficile far rispettare certe misure, soprattutto in assenza di strumenti più incisivi e continui.
Resta da capire ora se, alla luce dei nuovi fatti, verranno applicate misure più severe nei confronti dell’indagato, e se la vicenda aprirà una riflessione più ampia sulla gestione delle misure restrittive nei casi di conflitto domestico.
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