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Cronaca
04 Giugno 2025 - 15:59
Monopattino rubato alla fermata: tensione su un autobus in corso Vercelli a Ivrea
Tutto è successo in pochi, concitati minuti, nel pomeriggio di oggi a Ivrea in corso Vercelli. Una ragazza, in attesa del pullman insieme a un gruppo di quattro o cinque giovani extracomunitari, è stata derubata del suo monopattino proprio nel momento in cui l’autobus ha fatto la sua sosta alla fermata.
Secondo quanto raccontano i presenti, al sopraggiungere del mezzo pubblico, alcuni dei giovani sono saliti di corsa approfittando della confusione e, nel farlo, uno di loro si è impossessato del monopattino elettrico della ragazza, senza esitazioni. Lei, accortasi subito del furto, ha cercato di inseguire il bus correndo e cercando di attirare l’attenzione dell’autista.
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Ma è stata una donna di passaggio, alla guida della propria auto, a fermarsi e a offrirle un passaggio. Insieme hanno inseguito l’autobus fino alla fermata successiva.
Lì, l’autista, accortosi della situazione, ha temporeggiato qualche istante prima di aprire le porte, ma alla fine ha consentito alla ragazza di salire. In quel momento, due dei giovani del gruppo – i soliti maranza, come li hanno definiti alcuni testimoni – sono scesi di corsa e si sono dati alla fuga, riuscendo a far perdere le tracce.
Gli altri ragazzi, invece, sono rimasti a bordo e hanno dichiarato di non avere nulla a che fare con il furto del monopattino. Sono stati fermati dalle forze dell’ordine, giunte rapidamente sul posto dopo la chiamata al 112 di una passeggera, e identificati. I loro nomi sono stati registrati e verranno verificati insieme alle immagini delle telecamere di sorveglianza interne.
Alla fine, il monopattino elettrico è stato ritrovato all’interno dell’autobus: il giovane che lo aveva sottratto lo aveva evidentemente abbandonato nel fuggi fuggi generale. Il mezzo è tornato in possesso della ragazza, spaventata ma determinata a non lasciar correre l’accaduto.
“La ragazza era sotto shock”, racconta una donna. “Per fortuna c’è stata una signora che si è fermata, l’ha aiutata e l’ha accompagnata fino all’autobus. Ma che Ivrea sia diventata un posto dove bisogna rincorrere i ladri per riavere le proprie cose è inaccettabile. Non è la prima volta che succede qualcosa del genere, e purtroppo non sarà nemmeno l’ultima.”
L’episodio riaccende i riflettori sulla questione della sicurezza urbana e sul bisogno di un presidio maggiore nei pressi delle fermate dei mezzi pubblici. Se non fosse stato per il sangue freddo della ragazza, la prontezza della cittadina che l’ha caricata in auto e il tempestivo intervento delle forze dell’ordine, il furto avrebbe potuto avere un epilogo ben diverso.
Ivrea, ancora una volta, si trova a fare i conti con piccoli episodi di criminalità che creano grande allarme sociale, soprattutto tra i genitori. E se i furti ormai avvengono alla luce del giorno, in mezzo alla gente e con totale spavalderia, non è più solo questione di cronaca: è un segnale che qualcosa si è spezzato nel tessuto della convivenza civile.
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