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Cronaca
15 Maggio 2025 - 22:02
Trovata morta sul balcone. Tragedia all’alba nel centro storico di Cuorgnè
Una tragedia silenziosa, consumatasi all’alba, nel centro storico di Cuorgnè. Erano da poco passate le 7 del mattino di giovedì 15 maggio, quando una vicina di casa, affacciandosi, ha notato il corpo riverso di una donna, accasciato tra la ringhiera e la porta finestra del balcone di un appartamento a due passi dal centro.
Un’immagine straziante. La donna, 49 anni, viveva da sola in quell’alloggio ed era da tempo seguita dai servizi sociali. La sua esistenza, apparentemente silenziosa e ai margini, si è spenta in modo improvviso e solitario. La vicina, accortasi della presenza immobile sul balcone, ha subito dato l’allarme. Nel giro di pochi minuti, in via [inserire via se nota], sono intervenuti i soccorritori del 118 e una pattuglia dei carabinieri di Cuorgnè, guidati dal maresciallo Gianmarco Altieri.
Ma per lei non c’era ormai più nulla da fare. Il cuore aveva già smesso di battere. È stato il medico del 118, arrivato per primo, a constatare il decesso. Secondo una prima ricostruzione, la morte sarebbe sopraggiunta poco prima della chiamata al 112. Un malore improvviso, fulminante. Forse un infarto, forse un altro evento acuto. Quel che è certo è che non ha avuto nemmeno il tempo di chiedere aiuto.
Per alcune ore, complice il contesto e l’assenza di testimoni, si era persino parlato di un possibile giallo. L’ipotesi di una morte violenta aveva iniziato a circolare, alimentata da un clima di incertezza e paura. Ma è stato il medico legale dell’Asl To4, prontamente allertato e giunto sul posto per gli accertamenti di rito, a fare chiarezza e a dissipare ogni dubbio: morte naturale. Nessun segno di violenza, nessuna evidenza che possa far pensare a una fine sospetta.
Nel giro di poco tempo, sono giunti anche i familiari della donna, chiamati dai militari dell’Arma. Una scena dolorosa, fatta di silenzi, abbracci e lacrime. Chi la conosceva racconta di una persona fragile, ma gentile. Una donna che, nonostante le difficoltà, cercava di andare avanti. Sola, in un alloggio umile, ma con una finestra affacciata sul mondo.
Sarà ora compito delle autorità sanitarie completare gli accertamenti, anche se tutto lascia pensare che si sia trattato di un malore improvviso. Non è stato disposto al momento alcun esame autoptico, ma non si esclude che nei prossimi giorni venga effettuato un approfondimento.
Una tragedia privata, certo. Ma anche una morte che riaccende i riflettori sulle tante vite vissute nel silenzio, ai margini, con pochi punti di riferimento. Vite fragili, invisibili, che spesso si spengono senza clamore, lasciando dietro di sé solo domande e una profonda, malinconica solitudine.
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