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Cronaca
05 Maggio 2025 - 22:09
Avvelenato un cane: sospetto boccone killer
Una scena che non dovrebbe appartenere a nessuna città civile. Un cane, privo di vita, trovato accasciato sul ciglio della provinciale che da Castellamonte porta a Castelnuovo. È successo il 30 aprile. E la causa potrebbe essere tra le più crudeli e subdole: un avvelenamento volontario.
La segnalazione è arrivata da un medico veterinario, che ha disposto l’invio del materiale biologico – contenuto gastrico e organi interni – all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Solo le analisi di laboratorio potranno confermare, o smentire, l’ipotesi più temuta.
Intanto, da Palazzo Antonelli, sede del Municipio di Castellamonte, arriva un appello chiaro alla cittadinanza: «Si invita la popolazione alla massima attenzione». L’invito riguarda gli animali domestici, che non dovrebbero essere lasciati incustoditi, i bambini, da sorvegliare con particolare attenzione nelle aree verdi e lungo le strade meno frequentate, e qualsiasi sostanza sospetta trovata sul suolo pubblico, da non toccare né rimuovere. In presenza di vomito, convulsioni o difficoltà respiratorie, è fondamentale rivolgersi subito a un veterinario.
La notizia ha fatto rapidamente il giro della città, suscitando inquietudine e sdegno. Non è la prima volta che si parla di esche avvelenate disseminate nei boschi, nei parchi o lungo i sentieri del Canavese. Ma ogni volta, lo sgomento è lo stesso. Ogni volta, a morire è un animale che ha avuto la sola colpa di fidarsi.
Dall’amministrazione comunale fanno sapere che «eventuali ulteriori informazioni e aggiornamenti verranno resi noti non appena disponibili gli esiti delle analisi».
Nel frattempo, chiunque dovesse notare episodi simili o individuare altri casi sospetti può scrivere all’indirizzo protocollo@pec.comune.castellamonte.to.it.
Questo genere di episodi lascia un segno.
Perché chi convive con un cane o un gatto sa bene quanto siano parte della famiglia. E sa quanto dolore possa provocare la loro perdita improvvisa, ingiusta, violenta. Il rispetto per gli animali è uno dei parametri che misura il livello di civiltà di una comunità. E quanto accaduto, se confermato, rappresenterebbe una sconfitta per tutti.
Ci si aspetta ora che si faccia piena luce sull’accaduto.
Che si accertino le responsabilità. Che si eviti che altri animali – e forse, un giorno, anche persone – possano incappare in una trappola mortale. Perché chi semina veleno non colpisce solo un cane. Colpisce il senso stesso della convivenza e del rispetto.
E per chi ama davvero gli animali, non può esserci silenzio. Solo vigilanza, denuncia e memoria.
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