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Cronaca
05 Maggio 2025 - 10:55
foto archivio
Quello che doveva essere un pomeriggio di festa si è trasformato, ancora una volta, nell’ennesimo incubo per chi vive nel centro storico di San Benigno Canavese. Domenica 4 maggio, in occasione del primo anniversario dell’apertura di un locale nel cuore del paese, è andata in scena una celebrazione cominciata con brindisi e musica alle 16, ma degenerata dopo il tramonto in un vero e proprio disastro.
Alle 21, complice probabilmente l’alcol e un clima sempre più acceso, la situazione è precipitata. Prima le urla, poi gli spintoni e infine le botte davanti al locale. Tavolini rovesciati, bicchieri in frantumi e una scena che ha attirato gli sguardi attoniti di numerosi cittadini affacciati ai balconi. In tanti hanno assistito all’accaduto e immediatamente sono partite numerose telefonate ai carabinieri.
La rissa si è poi spostata nella piazza dove erano parcheggiate diverse auto: lì il caos è continuato con urla, litigi e gente che correva da una parte all’altra. Alcuni parlano di “mezzo disastro”, altri sottolineano che episodi del genere “sono ormai la normalità” in un centro storico sempre più invivibile.
Una cittadina racconta di aver chiamato i carabinieri anche il giorno prima, sabato sera, per un gruppo di giovani che aveva fatto “casino” fino a tarda notte. I motivi dello scontro di domenica non sono chiari, ma testimoni riferiscono che “erano tutti ubriachi fradici”.
La festa, o meglio quel che ne rimaneva, si è trascinata fino alle 2 di notte. Musica alta, risate, urla, e un’altra triste cartolina che racconta un centro storico trasformato in terra di nessuno. I residenti parlano di un “copione già visto”: chiacchierate ad alto volume sotto le finestre, insulti, spintoni, e persino atti di inciviltà come la pipì sui muri delle case, anche all’interno del Ricetto, uno dei luoghi storici del paese.
“Glielo lascio immaginare, ragazzi che fanno i loro bisogni nei vicoli, senza alcun rispetto”, racconta con esasperazione un altro residente.
La sensazione diffusa tra chi abita in centro è quella dell’abbandono. A San Benigno, ogni festa rischia di trasformarsi in bolgia. E intanto, chi vive lì ogni giorno, si sente sempre più ostaggio di una movida senza regole.
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