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Cronaca
19 Aprile 2025 - 19:38
Controlli della guardia di finanza
Il tribunale di Asti ha emesso una sentenza di condanna per tre fratelli, imprenditori nel settore delle sale da gioco, accusati di aver orchestrato un'evasione fiscaleda ben quattro milioni di euro. La complessa rete di frode, che si estendeva tra Alba e Castagnito, ha visto anche il coinvolgimento di un consulente fiscale, incaricato di dare una parvenza di legittimità a operazioni illecite.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza, hanno rivelato un sistema di frode fiscale strutturato e durato diversi anni, precisamente dal 2016 al 2020. I fratelli, identificati con le iniziali A.P., S.P. e P.P., avrebbero gestito una rete di società con bilanci falsificati e contabilità manipolata, omettendo dichiarazioni fiscali per sottrarre ingenti somme al fisco. Il consulente M.M. è stato accusato di aver fornito supporto tecnico per mascherare le operazioni illecite come legittime.
Il tribunale di Asti ha condannato A.P. a 3 anni e 4 mesi di reclusione, S.P. a 3 anni, e P.P. a 1 anno. Il consulente M.M. ha ricevuto una pena di 3 anni e 2 mesi. Oltre alle condanne, è stato disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di 1,8 milioni di euro, che saranno confiscati a favore dello Stato.
Grazie a un meticoloso lavoro investigativo, la Guardia di Finanza è riuscita a smascherare la frode, incrociando bilanci, movimenti bancari e operazioni societarie. Questo caso sottolinea l'importanza delle indagini finanziarie nel contrastare l'evasione fiscale e nel garantire la giustizia.
Questo episodio rappresenta un monito per tutti coloro che tentano di eludere il fisco attraverso operazioni illecite. La giustizia ha dimostrato che, nonostante la complessità delle frodi, nessuno è al di sopra della legge. Le condanne inflitte ai protagonisti di questa vicenda servono da esempio per prevenire futuri tentativi di evasione fiscale.
Il Tribunale di Asti ha emesso la sentenza
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