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Cronaca
13 Aprile 2025 - 15:15
Maxi rave illegale a La Cassa (foto di repertorio)
Un altro rave illegale, un altro bollettino di guerra. Questa volta il teatro dello scontro è La Cassa, piccolo comune a una ventina di chilometri dalla Reggia di Venaria, ai margini del Parco della Mandria, provincia di Torino. Nella notte tra sabato e domenica, centinaia di giovani si sono dati appuntamento nell’ex capannone della Kemia Tau, azienda chimica in concordato preventivo dalla fine del 2024, trasformandolo nel cuore pulsante di un raduno techno non autorizzato.
Come accaduto il 23 marzo a Moncalieri, anche questo rave si è concluso con pesanti disordini. Il bilancio: undici agenti di polizia e tre carabinieri feriti, scontri in strada e accuse di violenza inaudita da parte dei partecipanti nei confronti delle forze dell’ordine.
Il tam tam è partito come sempre dai social, nel tardo pomeriggio di sabato: decine di veicoli hanno invaso via Torino, bloccando di fatto la provinciale verso Givoletto. Nella notte, almeno 4-500 persone si sono riversate nel capannone abbandonato, con la musica a tutto volume fino a domenica mattina. Quando le forze dell’ordine hanno provato a entrare, la situazione è precipitata.
Sono intervenuti i reparti mobili della polizia e i carabinieri della Compagnia di Rivoli e del battaglione Piemonte. I primi momenti di tensione sono scoppiati all’alba, durante i tentativi di identificare gli occupanti. Nel primo pomeriggio, in strada, la situazione è degenerata: insulti, spintoni, poi manganellate e scontri veri e propri.
A raccontare la scena è Eugenio Bravo, segretario generale del Siulp Torino: "Al rave party nel Torinese alla richiesta di allontanarsi, i partecipanti hanno reagito con una violenza inaudita. Armati di bottiglie e presumibilmente alterati da sostanze stupefacenti, hanno attaccato con brutalità le forze dell'ordine". Poi l’episodio più grave: "Tre operatori di polizia sono stati accerchiati nella boscaglia e colpiti con ferocia: strappati loro il casco e lo scudo, sono stati scaraventati a terra e ripetutamente presi a calci e pugni. Altri colleghi subito dopo sono riusciti a intervenire, anch'essi aggrediti".
La calma è tornata solo nel cuore del pomeriggio, quando l’ex stabilimento della Kemia Tau è stato definitivamente liberato. I numeri dell’operazione sono impressionanti: 145 veicoli controllati, circa 350 persone identificate, diverse delle quali saranno denunciate all’autorità giudiziaria.
A infiammare ulteriormente il dibattito è l'intervento durissimo di Luca Pantanella, segretario provinciale torinese del sindacato di polizia Fsp: "Abbiamo assistito all'ennesimo episodio di rave party abusivo con conseguente scontro contro le forze dell'ordine, a distanza di poche settimane dal precedente accaduto a Moncalieri, complice anche quanto accaduto con le sentenze Askatasuna dove vi è stato un alleggerimento delle imputazioni, creando ulteriormente il clima della certezza di farla franca e di combattere le regole in ogni dove".
“Oggi tra l'altro – prosegue Pantanella – sono dovute intervenire forze che erano di vigilanza alla Tav e nella Città di Torino indebolendo così di fatto un servizio ai cittadini per bene. Il bilancio è di oltre 10 agenti feriti da parte di gruppi criminali e sovversivi che operano indisturbati finanziandosi con questi rave party abusivi a suon di alcol e droghe, certi di essere comunque protetti da un sistema giudiziario debole e da una parte di politica che conta platealmente sui loro voti, abbandonando sì i valori della democrazia che dovrebbero invece rappresentare. Chiediamo una svolta su questi episodi – conclude Pantanella – con il massimo delle pene e dei lavori socialmente utili perché paghino alla collettività gli illeciti che hanno compiuto”.
Solidarietà alle forze dell’ordine è arrivata anche dal mondo politico. "La mia solidarietà alle forze dell'ordine che sono state colpite durante gli scontri con alcuni protagonisti di un rave party a La Cassa vicino Torino. Attaccare chi si adopera ogni giorno per la tutela della sicurezza è intollerabile. Il loro impegno per la legalità in ogni area del Paese e dei nostri territori non può essere fermato da incoscienti che si prestano ad azioni illegali, occupando luoghi senza autorizzazione. Alle donne e agli uomini in divisa va la nostra riconoscenza" ha dichiarato Daniela Ruffino, deputata e segretaria di Azione in Piemonte.
La procura di Torino aveva già aperto un fascicolo dopo il rave di Moncalieri: ora il copione si ripete, con le stesse dinamiche e lo stesso esito. Il tema torna rovente sul tavolo della sicurezza pubblica, mentre sul territorio piemontese sembra rafforzarsi una rete sempre più organizzata e impunita di raduni illegali. A suon di beat, droghe e violenza.
(Foto di repertorio)
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