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Cronaca

La città di Settimo piange Giuseppe Valsania

Aveva 77 anni. Alpino, donatore Fidas, volontario Croce Rossa, Cavaliere della Repubblica, iscritto alla Famija Setimeisa e priore di Sant'Antonio

La città di Settimo piange Giuseppe Valsania

Giuseppe Valsania aveva 77 anni

Giuseppe Valsania ci ha lasciato. Aveva 77 anni, lottava da tempo contro una grave malattia. Mario Iannone, capogruppo degli Alpini di Settimo, ha diffuso la notizia oggi, domenica mattina, 13 aprile. La città di Settimo Torinese piange la scomparsa di un uomo che ha lasciato un segno indelebile per il suo instancabile impegno civico, il suo spirito solidale e la sua passione per le tradizioni.

Vigile urbano fino al 1996, si era poi dedicato anche all'azienda agricola di famiglia di sua moglie, Margherita Bollito, e a tante altre attività di volontariato. Era un alpino orgoglioso, sempre presente alle ricorrenze e alle cerimonie ufficiali, pronto a testimoniare i valori di lealtà, sacrificio e fratellanza che hanno sempre guidato la sua vita. Una passione che si tramanda nella sua famiglia da tempo. Era stato nominato vice-capogruppo proprio da Mario Iannone, nel 2018, per rivestire il ruolo di cassiere.

E’ una ferita nel cuore: Giuseppe era una persona onesta, laboriosa, umile e generosa - commenta Iannone - sempre cordiale, mai fuori dalle righe. Non ci sono parole per descrivere il dolore che ci ha colpito”. Suo suocero, Gaspare Bollito, papà di sua moglie Margherita con cui aveva raggiunto il traguardo dei 50 anni di matrimonio nel 2020, è stato capogruppo settimese dal 1955 al 1985. 

Era uomo simbolo delle penne nere settimesi, sempre pronto a partecipare anche alle varie fasi della ristrutturazione della sede di via Palestro e spesso disponibile a rappresentare il gruppo della sua città nei raduni nazionali.  

Molto attivo anche nella Famija Setimeisa, aveva contribuito con passione alla valorizzazione della cultura e delle radici settimesi.

Non meno importante è stato il suo impegno nel sociale: Giuseppe era un donatore di sangue Fidas, e per la sua generosità è stato premiato con due medaglie d’oro, simbolo tangibile di un altruismo prezioso. Un gesto semplice, il dono del sangue, che per lui era parte della sua vita dedicata al volontariato. Ed è stato per oltre 25 anni anche volontario della Croce Rossa, premiato anche in questo caso con una medaglia d'oro e meritando la nomina a Cavaliere della Repubblica. 

E’ stato anche per tanti anni priore di Sant’Antonio Abate, insieme a Sergio Giustetto, custodendo e tramandando una delle tradizioni più sentite della comunità agricola della città. La sua figura era punto di riferimento durante le celebrazioni, capace di unire fede, storia e spirito collettivo.

I funerali saranno celebrati con ogni probabilità nella mattinata di mercoledì 16 aprile, nella chiesa di San Pietro in Vincoli, ma prima il feretro farà tappa nella sede degli alpini di via Palestro per un saluto di commiato solenne, in un luogo a cui Giuseppe Valsania aveva dedicato generosamente tanto tempo e cuore.

Lascia la moglie Margherita e i figli Marco e Massimo. 

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