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Cronaca

Spaccata al Bar 2000: ladri intrappolati nel locale dopo l’assalto con un’auto-ariete

A San Maurizio Canavese furto rocambolesco nella notte tra Pasqua e Pasquetta. L’Alfa 147 lanciata contro la saracinesca, poi la fuga attraverso la vetrina. Nessun bottino, danni stimati attorno ai 20mila euro

Spaccata al Bar 2000: ladri intrappolati nel locale dopo l’assalto con un’auto-ariete

Spaccata al Bar 2000: ladri intrappolati nel locale dopo l’assalto con un’auto-ariete

SAN MAURIZIO CANAVESE — Una scena violenta e surreale nel cuore della notte, in un giorno di festa. Nella notte tra il 31 marzo e il 1° aprile, un gruppo di malviventi ha preso di mira il Bar 2000 di via Matteotti, poco distante dal centro storico. Il locale, leggermente rialzato rispetto al livello stradale, è stato colpito con modalità tanto spettacolari quanto devastanti.

I ladri sono arrivati con almeno tre veicoli. Uno di questi, un’Alfa Romeo 147, è stato utilizzato come ariete. Approfittando dello scivolo per disabili adiacente all’ingresso, hanno lanciato l’auto contro la saracinesca principale, sfondandola. Una manovra ad alto rischio, ma perfettamente riuscita. Il varco si è aperto, permettendo al gruppo di entrare nel locale.

A quel punto, però, il colpo ha preso una piega imprevista. La saracinesca, forse danneggiata o compromessa dalla forza dell’impatto, si è richiusa improvvisamente, bloccando i ladri all’interno del bar. Una situazione imbarazzante e pericolosa, risolta solo con l’intervento dei complici rimasti all’esterno, che hanno sfondato la vetrina per consentire la fuga.

Dopo il secondo violento accesso, il gruppo si è dato alla fuga a tutta velocità, lasciando dietro di sé un’auto distrutta, i vetri in frantumi e un locale devastato. L’Alfa 147, ormai inutilizzabile, è stata abbandonata poco distante. Un dettaglio che potrebbe risultare utile alle indagini.

la caffetteria

Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Ciriè e Venaria, che hanno avviato le indagini e stanno analizzando i filmati di sorveglianza della zona. Nei giorni successivi è stato effettuato un ulteriore sopralluogo per raccogliere elementi utili alla ricostruzione completa dei fatti.

Il bottino è stato pressoché nullo: nessun furto consistente, ma i danni strutturali sono rilevanti. La stima supera i 20mila euro, tra serrande da rifare, infissi divelti e costi di ripristino. A questo si aggiunge la chiusura forzata dell’attività nei giorni seguenti, con inevitabili ricadute economiche.

Un furto anomalo, per modalità e risultati. Violento, disordinato, e totalmente inefficace. A colpire è soprattutto la spavalderia con cui è stato portato a termine: una vera e propria incursione, in pieno centro abitato, senza alcun timore di essere visti o ripresi.

L’episodio riaccende l’allarme sulla sicurezza nei comuni della cintura torinese. Se anche in un centro come San Maurizio si arriva a scene del genere, la percezione di tranquillità vacilla. E a pagarne le conseguenze, ancora una volta, sono gli esercenti che ogni giorno cercano di tenere aperte le loro attività, tra rincari, burocrazia e — come se non bastasse — incursioni da film.

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