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Cronaca

Ciao Vittoria, donna di ferro e di cuore

Fondatrice della Mct, ha trasformato una piccola officina in un’impresa solida e familiare. Imprenditrice, madre, consigliera comunale, sempre dalla parte del lavoro e della comunità. Caluso piange una delle sue anime più vere

“Ciao Vittoria, donna di ferro e di cuore”

“Ciao Vittoria, donna di ferro e di cuore”

Sabato scorso, nella sua casa di Vallo di Caluso, Vittoria Actis Alesina ha chiuso gli occhi per sempre, dopo una lunga battaglia contro il cancro. Aveva 72 anni. Alle spalle, una vita fatta di lavoro, visione, impegno. Davanti, ancora tante cose da costruire. Perché lei, in fondo, non aveva mai smesso di costruire.

Nel silenzio e nella concretezza, Vittoria ha dato forma a un sogno: trasformare un piccolo laboratorio artigiano in una vera azienda, capace di reggere l’urto dei tempi e dei mercati, senza mai perdere il contatto con la sua terra e con i suoi valori. Insieme al marito Piero Actis Dato, aveva fondato Mct, un’impresa oggi solida, cresciuta con intelligenza e dedizione nel cuore del Canavese. Nata nel 1994, cresciuta a piccoli passi – proprio come amava ripetere – e diventata nel tempo una realtà strutturata con tre reparti produttivi, specializzati nella realizzazione di stampi, nello stampaggio di materie plastiche e nell’assemblaggio.

mct

“La nostra forza? Non avere mai avuto fretta”, diceva. Ed è in questa pazienza operosa che si ritrova il senso profondo della sua storia: fare impresa senza schiacciare le persone, innovare senza rinnegare le origini, crescere senza dimenticare da dove si parte. Un'eredità rara, che oggi vive anche nei suoi figli: Daniela, che segue la parte amministrativa e il marketing, e Alberto, responsabile dell’area tecnica, affiancato dal cugino Mauro. Una vera azienda familiare, dove ogni ingranaggio parla di dedizione, di passione, di casa.

Ma Vittoria non è stata solo un’imprenditrice. È stata anche una donna del territorio, una cittadina attenta, presente, capace di mettersi al servizio del bene comune. Nel 2012 era entrata nel consiglio comunale di Caluso, subentrando nella maggioranza dell’allora sindaco Marco Suriani. Un’esperienza breve, ma vissuta con spirito di responsabilità e amore per il suo paese.

Era anche una donatrice Avis, sempre pronta a dare una mano, anche in silenzio, anche senza farsi notare. Non cercava i riflettori, ma sapeva farsi ascoltare. La sua parola contava, perché arrivava da una donna che conosceva la fatica, il sacrificio, ma anche la gioia di vedere crescere qualcosa di vero.

Lunedì mattina, nella chiesa parrocchiale di Vallo, in tanti hanno voluto salutarla. Il paese si è stretto intorno alla sua famiglia, ai suoi collaboratori, a chi con lei ha condiviso anni di lavoro e di vita. C’erano anche molti amministratori locali, perché Vittoria, con il suo stile sobrio e autentico, aveva lasciato un segno anche fuori dai cancelli della sua azienda.

Dopo le esequie, la salma è stata accompagnata al cimitero della frazione, nella tomba di famiglia. Ma il vuoto che lascia non si colma con una cerimonia. Rimarrà negli occhi di chi l’ha conosciuta, nelle mani di chi ha lavorato con lei, nelle parole che ha saputo dire – o non dire – al momento giusto.

Rimane l’esempio. Di una donna che ha saputo essere madre, imprenditrice, cittadina. Sempre con misura, sempre con determinazione. E con un sorriso che, anche nei momenti più duri, sapeva illuminare tutto.

Oggi la Mct si articola in tre reparti distinti: progettazione e costruzione stampi, stampaggio e co-stampaggio di materie termoplastiche, e infine assemblaggio. Una filiera interna che permette di seguire l’intero ciclo produttivo, garantendo qualità e affidabilità ai clienti. In azienda lavorano anche i figli della fondatrice: Daniela, responsabile del marketing e dell’area amministrativa, e Alberto, che segue la parte tecnica insieme al cugino Mauro. Una conduzione familiare che ha saputo reggere l’urto delle crisi economiche e della concorrenza globale, puntando su specializzazione e flessibilità.

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