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Cronaca

Rubano la faccia a De Benedetti per fregarti i soldi su WhatsApp

Il volto dell’imprenditore 90enne compare in una pubblicità-trappola per investimenti promossa da una società indiana. L’ingegnere diffida Stockint e denuncia il furto d’identità. Una lunga lista di vip finiti nel mirino delle frodi online

Rubano la faccia a De Benedetti per fregarti i soldi su WhatsApp

Carlo De Benedetti

Furto d’identità? O quantomeno di immagine. È quanto denuncia Carlo De Benedetti, 90 anni, imprenditore ed editore di lungo corso, che si è ritrovato protagonista suo malgrado di una pubblicità circolata su WhatsApp. Il suo volto, secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa, sarebbe stato utilizzato senza alcuna autorizzazione per sponsorizzare investimenti finanziari in Italia.

Una truffa in piena regola, insomma. Nulla di nuovo, verrebbe da dire, visto che il meccanismo è lo stesso già visto con altri volti noti della politica e dello spettacolo: un’immagine rubata, un nome famoso e un link-trappola che promette guadagni facili. Questa volta, però, a finire nella rete di una fantomatica società indiana, Stockint, è stato proprio l’ex presidente di Olivetti e fondatore del quotidiano Domani.

De Benedetti

L’Ingegnere non ha preso la cosa alla leggera. “L’uso della sua immagine è ovviamente illecito, non essendo stato in alcun modo autorizzato”, si legge nella nota diffusa dal suo ufficio stampa. Di qui, la decisione di procedere con una diffida legale nei confronti dell’azienda che avrebbe orchestrato l’operazione.

Un episodio che si aggiunge alla lunga lista di truffe digitali in cui vengono clonati volti e dichiarazioni di personaggi famosi. Solo di recente Fabio Fazio ha denunciato l’utilizzo fraudolento della sua immagine in video manipolati con l’intelligenza artificiale. Prima di lui, lo stesso destino è toccato a Gerry Scotti. E chi non ricorda i finti spot d’investimento che circolavano su WhatsApp con la faccia di Giorgia Meloni, spacciati per iniziative della Banca d’Italia?

Dietro queste campagne, spesso, ci sono reti ben organizzate che realizzano vere e proprie pagine fake, copiate dai principali quotidiani italiani, per conferire credibilità ai raggiri. Il trucco, purtroppo, funziona ancora: volto noto, grafica credibile, messaggio rassicurante. Il clic è servito.

E a nulla valgono i rovesci di mercato o le controversie del passato: Carlo De Benedetti, nel bene e nel male, resta una figura simbolo dell’industria e della finanza italiana. E per i truffatori digitali, il suo volto continua a essere un ottimo biglietto da visita per attirare vittime ignare.

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