Stalking e minacce all’ex fidanzata: condannato a un anno e tre mesi

Un uomo di 31 anni è stato condannato a un anno e tre mesi di reclusione per il reato di stalking, dopo essere stato ritenuto responsabile di atti persecutori nei confronti della sua ex fidanzata, una donna di 27 anni.

La vittima, assistita dall’avvocata Silvia Lorenzino, ha presentato ben tre denunce contro l’ex compagno, descrivendo una situazione di persecuzione e terrore. Dopo la fine della relazione, l’uomo avrebbe tempestato la donna di telefonate, spesso caratterizzate da insulti e minacce di morte. In più occasioni, l’avrebbe anche seguita sia a piedi che in auto, alimentando un clima di tensione e paura.

A causa del prolungato stato di ansia e paura, alla ventisettenne è stato diagnosticato un disturbo post-traumatico da stress, condizione che ha ulteriormente aggravato il quadro delle accuse mosse contro l’uomo.

Nel corso del processo, l’imputato ha tentato di difendersi, sostenendo che le accuse fossero false e che le denunce presentate contro di lui fossero invenzioni. Tuttavia, il tribunale ha ritenuto le prove a suo carico sufficienti per emettere una condanna.

La sentenza rappresenta un segnale importante nella lotta contro la violenza psicologica e la persecuzione nelle relazioni concluse, evidenziando come il sistema giudiziario stia dando sempre più rilievo alla protezione delle vittime di stalking.

L’uomo dovrà ora scontare la condanna e, con ogni probabilità, sarà soggetto a misure restrittive per impedire ulteriori contatti con la vittima.

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