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Cronaca
13 Febbraio 2025 - 09:32
Orrore in casa: sfregia la fidanzata con un coccio di vetro
Lauriano Po, un dramma di violenza si consuma tra le mura domestiche. Una lite esplosa all’improvviso, un gesto feroce che ha lasciato un segno indelebile sul volto di una giovane donna. Il protagonista della brutale aggressione è un 26enne di origine russa, regolarmente residente in paese, che nel pieno della furia ha sfregiato la fidanzata con un coccio di vetro. Per lui sono scattate le manette con l’accusa di lesioni gravissime.
La vittima è una 24enne italiana di Saronno (Varese). Da mesi frequentava il ragazzo e ogni fine settimana si recava a Lauriano per stare con lui. Ma domenica scorsa la relazione ha rivelato il suo lato più oscuro. Nell’abitazione della coppia, un banale litigio si è trasformato in una violenta esplosione di rabbia. Le urla, poi i gesti incontrollati. L’uomo ha afferrato una lampada di vetro e l’ha scagliata a terra, mandandola in frantumi. In un impeto di furia, ha raccolto un coccio e lo ha premuto contro lo zigomo della ragazza, lasciandole una ferita profonda, una cicatrice che non andrà mai via.
Sono immediatamente intervenuti i carabinieri
Sanguinante e terrorizzata, la giovane ha avuto la forza di afferrare il telefono e chiamare il 112. I carabinieri, giunti rapidamente sul posto, hanno evitato che la situazione degenerasse ulteriormente e hanno arrestato l’aggressore. Dopo l’udienza di convalida, il tribunale di Ivrea ha disposto per il 26enne il divieto di avvicinamento e l’uso del braccialetto elettronico, che permetterà di monitorarne i movimenti e proteggere la vittima.
La ragazza è stata soccorsa e trasportata al pronto soccorso di Chivasso, dove i medici le hanno suturato la ferita. Poi il rientro a casa, accompagnata dalla madre, ma il percorso di guarigione sarà lungo, non solo per il corpo, ma anche per l’anima. Quella cicatrice rimarrà un segno della violenza subita, un ricordo difficile da cancellare.
Nonostante la brutalità dell’episodio, non risultano precedenti denunce per maltrattamenti o violenze tra i due. Fino a quel momento, nessun campanello d’allarme, nessuna segnalazione alle forze dell’ordine. Eppure, il dramma è esploso con una ferocia inaudita.
L’episodio di Lauriano si inserisce in un fine settimana segnato da altre gravi violenze contro le donne. A Venaria, poche ore dopo, un uomo si è presentato armato di coltello sotto casa dell’ex moglie, mentre un altro caso si è concluso in tragedia: Pietro Quartuccio ha ucciso a coltellate la moglie Cinzia D’Aries, tra le mura domestiche. Segnali di una spirale di violenza che sembra non arrestarsi, che continua a lasciare ferite, fisiche e psicologiche, troppo spesso irreparabili.
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