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Cronaca

G8 di Genova: niente revisione per il poliziotto condannato per i fatti della scuola Diaz

Confermata la condanna a quattro anni per falso aggravato nei fatti della scuola Diaz

G8 di Genova

G8 di Genova: niente revisione per il poliziotto condannato per i fatti della scuola Diaz

La quinta sezione penale della Corte d'Appello di Milano ha respinto la richiesta di revisione del processo avanzata da Francesco Gratteri, l'ex dirigente di Polizia condannato nel 2012 a quattro anni di reclusione per falso aggravato in relazione ai fatti della scuola Diaz, durante il G8 di Genova del 2001. I giudici, presieduti da Francesca Vitale, hanno dichiarato l'istanza "inammissibile", confermando così la sentenza già emessa in via definitiva tredici anni fa.

Francesco Gratteri, noto per il suo ruolo nel Servizio Centrale Operativo della Polizia e per aver partecipato alla cattura di noti boss mafiosi come Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, aveva chiesto la revisione del processo sostenendo l’esistenza di nuovi elementi di prova. Tuttavia, la sostituta procuratrice generale di Milano, Paola Pirotta, aveva sottolineato durante l’udienza di novembre che i documenti presentati dalla difesa non costituivano prove nuove tali da giustificare la riapertura del caso, come previsto dalla normativa italiana.

L'istanza era stata già respinta in passato dalla Corte d’Appello di Torino, che l’aveva dichiarata inammissibile senza neppure celebrare un’udienza. Successivamente, la Cassazione aveva stabilito che la richiesta non era "manifestamente infondata" e aveva disposto un'udienza di discussione, che si è poi tenuta a Milano.

Oggi, senza ulteriori repliche tra le parti, i giudici milanesi hanno emesso il verdetto, confermando la condanna a quattro anni per Gratteri, di cui tre anni indultati. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 45 giorni.

Durante il processo, Gratteri ha dichiarato: “Sono dispiaciuto per quanto accaduto nella scuola Diaz, ma considero la sentenza nei miei confronti ingiusta. Quella notte sono stato ingannato.” In passato, l’ex poliziotto aveva ottenuto l’affidamento ai servizi sociali per scontare la pena residua, continuando però a ribadire la sua innocenza.

Nonostante la decisione della Corte d’Appello di Milano, Gratteri potrà ancora fare ricorso in Cassazione, sfruttando un'ultima possibilità per chiedere la revisione del processo.

La condanna di Gratteri è legata ai drammatici eventi del 21 luglio 2001, quando la polizia fece irruzione nella scuola Diaz, utilizzata dai manifestanti del G8 come dormitorio. L’operazione, segnata da violenze sistematiche e falsi verbali, fu oggetto di dure critiche internazionali e portò a numerosi processi contro esponenti delle forze dell’ordine.

La decisione odierna segna un ulteriore capitolo in una vicenda che, a distanza di oltre vent’anni, continua a suscitare polemiche e riflessioni sull’operato delle istituzioni durante uno degli episodi più controversi della storia recente italiana.

La quinta sezione penale della Corte d'Appello di Milano ha respinto la richiesta di revisione del processo avanzata da Francesco Gratteri, l'ex dirigente di Polizia condannato nel 2012 a quattro anni di reclusione per falso aggravato in relazione ai fatti della scuola Diaz, durante il G8 di Genova del 2001

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