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Cronaca
15 Gennaio 2025 - 10:46
Tragedia a Rivoli: l'85enne Emilio Martini uccide l'ex compagna e si toglie la vita
Un altro tragico episodio di violenza domestica ha scosso la tranquilla cittadina di Rivoli, in provincia di Torino. Emilio Martini, 85 anni, ha sparato alla sua ex compagna, Maria Porunbescu, conosciuta da tutti come Liliana, prima di rivolgere l'arma contro se stesso. Un dramma che si è consumato tra le mura di un appartamento al quinto piano di via Po 8, lasciando una comunità intera a interrogarsi su come sia potuto accadere.
Emilio Martini, ex macellaio classe 1939, aveva iniziato una relazione con Maria Porunbescu dopo la morte della moglie. Nonostante la differenza d'età di quasi trent'anni, i due avevano vissuto insieme per diverso tempo. Tuttavia, la loro storia era caratterizzata da alti e bassi, culminati in una separazione avvenuta a Capodanno. Un addio che Martini, forse, non è riuscito a sopportare. Ieri pomeriggio, in un gesto disperato, ha impugnato uno dei suoi fucili da caccia e ha sparato a Liliana, uccidendola. Poi, ha puntato l'arma contro di sé, ponendo fine alla sua vita.
La tragedia ha suscitato profondo sgomento nella comunità di Rivoli. "Fa male pensare che sia successo un altro femminicidio nella nostra città, a poco più di un anno da un altro", ha commentato il sindaco Alessandro Errigo, giunto sul luogo dell'accaduto. Il riferimento è al caso di Annalisa D'Auria, la 32enne uccisa il 28 ottobre 2023 dal compagno Agostino Annunziata, che poi si era tolto la vita. Un'altra doppia tragedia che ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva.
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Valentina Sellaroli, sono ancora in corso per chiarire i dettagli dell'accaduto. I carabinieri della compagnia di Rivoli e la sezione investigazioni scientifiche (SIS) stanno lavorando per ricostruire gli eventi. La tragedia risalirebbe intorno alle 14.30, quando i vicini hanno sentito un tonfo. Solo più tardi, intorno alle 18, un residente ha notato il parabrezza della sua Fiat Panda pieno di schegge di vetro e una finestra rotta al quinto piano, allertando così le autorità.
Emilio Martini era una figura conosciuta nel quartiere Cascine Vica di Rivoli. Appassionato di caccia, aveva gestito una macelleria e un bar tabaccheria nella vicina via Sestriere. "Ci eravamo visti sabato e avevamo chiacchierato a lungo", racconta Giuseppe Di Biase, titolare di una pasticceria e amico di lunga data di Martini. "Aveva un carattere forte ma era ancora molto brillante. Quando parlava, valeva la pena restare ad ascoltarlo". Di Liliana, invece, si sa meno: una donna riservata ma sempre gentile, che non parlava molto.
La figlia di Martini, insieme agli altri parenti stretti della coppia, è arrivata in serata in via Po. Il dolore è palpabile, tra lacrime e abbracci. Una comunità che si stringe attorno ai familiari delle vittime, cercando di trovare un senso a una tragedia che sembra non averne. La domanda che tutti si pongono è: cosa ha fatto scattare la rabbia dell'anziano? Un interrogativo che, forse, non troverà mai una risposta definitiva.
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