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Cronaca
12 Gennaio 2025 - 15:08
Tragedia a Trasquera - Elisoccorso (Foto di Repertorio)
Matteo Auguadro
Matteo Lomazzi
Enzo Bonini
Soccorso Alpino (foto di repertorio)
L'unità cinofila (foto di repertorio)
L'allarme è stato lanciato da altre persone che avevano assistito all'incidente e che immediatamente, insieme ai due superstiti, hanno iniziato a scavare per estrarre dalla neve i tre. Sul posto sono giunti due elicotteri, quello di Azienda Zero Piemonte decollato da Borgosesia e quello della Guardia di finanza, insieme ai tecnici del Soccorso Alpino e speleologico e i finanzieri del Sagf.
I due sopravvissuti sono stati trasportati in ospedale: non hanno riportato gravi ferite ma sono sotto choc. Inutili, invece, i tentativi di rianimare gli altri tre, deceduti probabilmente a causa dei traumi riportati durante il trascinamento verso valle. Nell'area delle Alpi Lepontine Nord, secondo il bollettino dell'Arpa, sopra ai 2100 metri di quota il rischio valanghe era di livello 3, cioè 'marcato'.
"Quella zona è a più di duemila metri, non c'è niente da fare se non con gli sci fuori pista", ha spiegato il sindaco di Trasquera, Geremia Magliocco. "Lassù si sale solo con le ciaspole o con l'elicottero", ha aggiunto. Sul luogo dell'incidente sono state impegnate complessivamente tre unità cinofile da valanga. Alle operazioni hanno collaborato i carabinieri di Varzo.
Una delle vittime, Matteo Auguadro, 48 anni, era un noto velista. Nel settembre del 2022, come prodiere, aveva vinto il titolo mondiale nella categoria Maxi Yacht Rolex Cup nelle acque di Porto Cervo e dal 2004 al 2007 ha fatto parte dell'equipaggio di Mascalzone Latino. Sposato, lascia moglie e due figli.
Nel bollettino di questa mattina di Aineva.it, pubblicato sul sito di Arpa Piemonte, relativamente all'area Alpi Lepontine Nord si leggeva che "gli ultimi accumuli di neve ventata rappresentano la principale fonte di pericolo" e che "la neve fresca e gli accumuli di neve ventata possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali in quota", motivo per cui si raccomandava "attenzione sui pendii molto ripidi nelle zone di passaggio da poca a molta neve".
Il bollettino metteva in guardia perché "in alcuni punti le valanghe possono coinvolgere la neve vecchia a cristalli angolari e raggiungere grandi dimensioni. I punti pericolosi sono in parte innevati e appena individuabili. Le escursioni richiedono esperienza nella valutazione del pericolo di valanghe e una prudente scelta dell'itinerario".
Il bollettino meteo emesso questa mattina da Aineva.it e dall’Arpa Piemonte.
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