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Cronaca
04 Gennaio 2025 - 09:28
Intrigo internazionale, il caso dei brevetti contraffatti investe Candiolo
La Human Brain Wave (HBW) di Candiolo, un'azienda all'avanguardia nella medicina rigenerativa, si trova al centro di un intrigo internazionale.
L'accusa è grave: contraffazione e vendita illecita di dispositivi medici, un crimine che si estende dai laboratori piemontesi fino ai mercati globali, passando per Dublino, Miami e la Turchia.
La storia inizia a Candiolo, dove la HBW ha sviluppato il sistema "Rigenera", un dispositivo innovativo per la rigenerazione dei tessuti. Questo macchinario, apparentemente semplice, è in grado di riparare tessuti danneggiati attraverso micro-innesti, una tecnica che ha applicazioni che spaziano dalle ustioni all'alopecia, fino all'ortopedia. Tuttavia, la sua tecnologia sarebbe stata oggetto di contraffazione da parte della Syntec International Ltd, un'azienda con sede alla periferia di Dublino.
Secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza, coordinate dal pubblico ministero Marco Sanini, la Syntec avrebbe copiato i dispositivi della HBW e li avrebbe distribuiti illegalmente in diversi mercati, dal Sud America alla Russia.
Candiolo
Quattro persone sono state indagate: tre italiani e un irlandese, accusati di far parte di un'associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione di brevetti.
Il blitz delle Fiamme Gialle ha portato al sequestro di centinaia di dispositivi, su richiesta della procura e con l'approvazione del giudice per le indagini preliminari Antonio Borretta. La preoccupazione principale è che questi dispositivi potessero essere utilizzati senza i necessari controlli e autorizzazioni, mettendo a rischio la salute pubblica.
Il giudice ha sottolineato come l'organizzazione avesse "solide modalità operative", in grado di resistere anche a interventi delle autorità doganali.
La vicenda si sarebbe trasformata in una vera e propria spy story, con dispositivi e protocolli clinici copiati in Turchia, fabbricati in Irlanda e distribuiti da una società con sede a Miami. Un intricato scenario che ha attirato l'attenzione non solo delle autorità italiane, ma anche di quelle internazionali.
Al centro di questa disputa c'è il sistema "Rigenera", un brevetto che rappresenta un passo avanti significativo nella medicina rigenerativa. La tecnica sviluppata dalla HBW è poco invasiva e richiede solo una sessione chirurgica di circa trenta minuti.
I suoi vantaggi e la sua versatilità hanno attirato l'interesse di enti come la NATO e l'Agenzia Spaziale Europea, che vedono in questa tecnologia un potenziale per applicazioni future. La HBW, tutelata dal team legale della International Lawyers Associates, guidato dall'avvocato Alexandro Maria Tirelli, continua a difendere i propri diritti e a promuovere l'innovazione nel campo della medicina rigenerativa. Tuttavia, la battaglia legale è solo all'inizio.
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