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Cronaca
24 Dicembre 2024 - 10:46
Un altro episodio di caos e paura scuote corso Giulio Cesare, nel quartiere Aurora, periferia nord di Torino. Domenica sera, intorno all’ora di cena, quello che inizialmente sembrava un semplice momento di festa all’uscita di un locale si è trasformato in una scena di tensione e paura. Un gruppo di ragazzi, riuniti all’angolo con via Lodi, ha acceso fuochi d’artificio e, ad un certo punto, è spuntata una pistola. Alcuni colpi sono stati esplosi in aria e per terra, provocando panico tra i residenti che, ormai stanchi del clima di insicurezza, hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine.
I video dell’accaduto, ripresi da alcuni passanti con i loro smartphone e diffusi poche ore dopo sui social media, mostrano scene che sembrano uscite da un film d’azione. La pistola utilizzata potrebbe essere una scacciacani, ma il realismo della scena ha scatenato non solo la paura ma anche la rabbia degli abitanti, già esasperati da una quotidianità fatta di spaccio, degrado e criminalità. Nei video si sentono distintamente i colpi, rumori di vetri infranti e si vede la confusione che paralizza la viabilità dell’area.
Patrizia Alessi, capogruppo di Fratelli d’Italia nella Circoscrizione 7, ha commentato con fermezza: “Indipendentemente dalla natura dell’arma, un comportamento simile è inaccettabile. I cittadini continuano a segnalare situazioni di degrado e insicurezza senza vedere alcun cambiamento concreto”. La consigliera ha inoltre ricordato che proprio in quella zona, pochi mesi fa, si era verificato un omicidio, segno che la situazione è ben più grave di quanto spesso si voglia ammettere.
L’episodio ha spinto anche Augusta Montaruli, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, a intervenire: “Le immagini di un ragazzo che spara in aria mentre è in strada sono sconvolgenti e sintomo di una situazione non più sostenibile, a cui vanno trovate soluzioni non più rinviabili. Questo episodio si aggiunge a una quotidianità fatta di capannelli, gang e organizzazioni dedite allo spaccio”. Montaruli ha inoltre annunciato che chiederà al governo di applicare il modello Caivano anche in quest’area della periferia torinese: “Chiediamo che il Comitato provinciale per la sicurezza attui misure straordinarie per la zona nord di Torino”.
La consigliera Alessi ha ribadito come già a giugno, insieme ai colleghi di partito Giovannini e Caria, avesse scritto una lettera all’assessore comunale alla sicurezza, Marco Porcedda, per denunciare le condizioni critiche in diverse aree della Circoscrizione 7. “La lettera iniziava con un augurio di buon lavoro, ma subito dopo sottolineavamo che la situazione richiedeva un netto cambiamento rispetto al passato. Parlavo di vie, giardini ed edifici ormai fuori controllo, con cittadini esasperati”, ha ricordato Alessi. “La risposta? Tante promesse, fatti zero”.
I residenti del quartiere, già provati da episodi simili, non nascondono la loro esasperazione. “Non possiamo più vivere così”, ha commentato un abitante che ha preferito rimanere anonimo. “Ogni giorno c’è qualcosa: urla, risse, e ora anche spari. Chi ci tutela? Non vogliamo continuare a vivere nella paura”.
Le forze dell’ordine stanno ora analizzando i video diffusi sui social per ricostruire la dinamica e identificare i responsabili. Rimane da chiarire se l’arma utilizzata fosse effettivamente una scacciacani o una pistola vera. Tuttavia, per gli abitanti del quartiere, questo dettaglio non cambia la percezione di insicurezza che ormai domina la vita quotidiana. I cittadini chiedono interventi rapidi e concreti per ristabilire un minimo di normalità in un quartiere che sembra essere stato dimenticato dalle istituzioni.
Il quartiere Aurora, come altre zone della periferia torinese, è da tempo al centro delle cronache per problemi di degrado e criminalità. Episodi come quello di domenica sera, sebbene particolarmente eclatanti, rappresentano solo la punta dell’iceberg di un disagio più profondo. Le proteste dei cittadini contro il crescente spaccio e la microcriminalità si sono moltiplicate negli ultimi mesi, ma l’assenza di interventi risolutivi ha contribuito ad alimentare il senso di abbandono.
L’appello delle istituzioni locali, come quello della consigliera Alessi e della deputata Montaruli, è chiaro: servono misure straordinarie per contrastare il degrado e restituire dignità ai cittadini. Tuttavia, gli abitanti restano scettici, convinti che, senza un cambiamento radicale, episodi simili continueranno a ripetersi, rendendo sempre più difficile immaginare un futuro sereno per il quartiere Aurora. “Non chiediamo miracoli, ma almeno di poter vivere senza paura”, ha concluso un residente, riassumendo il sentimento di un’intera comunità.
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