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SETTIMO TORINESE

Muore nel suo appartamento in fiamme con la sua cagnolina

La donna viveva da sola in corso Piemonte, aveva 50 anni

Muore nel suo appartamento in fiamme con la sua cagnolina

FOTO DI TANCREDI PISTAMIGLIO

Questa mattina, domenica 22 dicembre, verso le 9, una donna, Angela Coratella, 49 anni, e il suo cagnolino Kira, un Jack Russell, hanno perso la vita a causa di un incendio. La tragedia si è consumata in un appartamento di corso Piemonte, nelle case ATC, verso le 9. Secondo le prime ricostruzioni, il rogo sarebbe stato innescato accidentalmente da una sigaretta che ha incendiato il materasso su cui la donna dormiva. La vittima viveva sola ed aveva problemi psichici da lungo tempo.

Sono stati i suoi vicini a dare l'allarme e a contattare i soccorsi, quando hanno notato il fumo uscire dall’appartamento. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e le ambulanze 118 della Croce Rossa, che hanno tratto la donna fuori dall’abitazione ormai invasa dalle fiamme e dal fumo. Nonostante i ripetuti tentativi di rianimarla, per lei non c’è stato nulla da fare. 

Foto Tancredi Pistamiglio

Questo dramma evidenzia la necessità di prestare maggiore attenzione alle persone in condizioni di fragilità sociale e personale. La solitudine, le dipendenze da alcol o da sostanze stupefacenti e le difficoltà economiche spesso si intrecciano, isolando chi ne soffre e rendendo difficile per loro ricevere il sostegno necessario. La prevenzione, che va oltre la semplice vigilanza sui rischi domestici, deve includere un’azione più ampia, strutturata e attuale. 

È fondamentale che le istituzioni collaborino con le associazioni e le comunità per identificare e sostenere le persone che vivono in condizioni di vulnerabilità. Campagne di sensibilizzazione, un migliore accesso ai servizi di supporto sociale e psicologico, oltre all'introduzione di nuovi strumenti per la prevenzione e cura potrebbero fare la differenza, evitando che simili tragedie si ripetano.

L’intera comunità delle Case Atc di corso Piemonte è scossa da questa vicenda: "Qui ci sono persone dimenticate, lasciate in balia di se stesse quando non potrebbero stare neanche cinque minuti da sole - dicono i residenti, sconvolti di fronte a questa ennesima tragedia - . In attesa dei grandi progetti di cui hanno parlato nei giorni scorsi, sarebbe bene che le autorità comunali o istituzioni si prendessero cura dei soggetti più fragili. Non possiamo permettere che l’isolamento porti a conseguenze così drammatiche: questa tragedia potrebbe nuovamente accadere. Ma le nostre segnalazioni, spesso, cadono nel vuoto".

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