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Cronaca
01 Dicembre 2024 - 09:45
Una rapina improvvisata e maldestra ha segnato la sera del 26 novembre nella periferia di Moncalieri. Tre giovani, appena sedicenni, hanno deciso di tentare il colpo per cercare di saldare un debito, ma la loro fuga è durata poco: sono stati arrestati in flagranza dai Carabinieri della Sezione Radiomobile.
L’assalto al supermercato è avvenuto intorno alle 20:30. Con il volto coperto da cappucci e mascherine chirurgiche, i tre ragazzi hanno fatto irruzione nel negozio, armati di bastoni. Dopo aver danneggiato una vetrina e alcuni scaffali, hanno intimato al proprietario di consegnare l’incasso.
La situazione sembrava sotto controllo per i giovani rapinatori, ma il proprietario ha reagito con una determinazione che non si aspettavano. Nonostante fosse colpito alla spalla e alla mano, l’uomo è riuscito a metterli in difficoltà, spingendoli a una fuga precipitosa. Il bottino? Solo alcune bottiglie di alcolici.
La loro libertà è durata pochissimo. Mentre scappavano in Via Juglaris, i Carabinieri, allertati dalla Centrale Operativa, li hanno intercettati e bloccati. I tre giovani sono stati arrestati con l’accusa di “rapina aggravata in concorso”. L’operazione si è conclusa rapidamente, senza ulteriori incidenti.
Uno dei ragazzi è stato accompagnato al Centro di Prima Accoglienza (CPA) di Torino, mentre gli altri due sono stati affidati ai genitori in stato d’arresto presso le loro abitazioni, sotto disposizione dell’Autorità Giudiziaria minorile. Successivamente, il GIP del Tribunale per i minorenni ha convalidato l’arresto.
Il caso ha lasciato sgomenta la comunità di Moncalieri. La giovane età dei rapinatori e la dinamica del loro gesto sottolineano una fragilità preoccupante. «Si sono lasciati trascinare in un’azione improvvisata, senza comprendere le gravi conseguenze», ha commentato un abitante della zona. La scelta di assaltare un obiettivo considerato "facile" si è trasformata in un evento che segnerà il futuro dei tre ragazzi.
L’intervento tempestivo dei Carabinieri è stato decisivo per risolvere rapidamente la situazione e garantire la sicurezza nella zona. Questo episodio mette in luce la necessità di misure di prevenzione, soprattutto per i giovani, affinché si evitino gesti disperati come quello compiuto la sera del 26 novembre.
Mentre i ragazzi attendono di affrontare le conseguenze del loro gesto davanti alla giustizia minorile, la comunità si interroga su come offrire migliori opportunità ai giovani e prevenire il rischio che altri possano scegliere strade simili.
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