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Cronaca
26 Novembre 2024 - 09:44
Ospedale Ciriè
Un altro inquietante episodio di violenza ai danni del personale sanitario scuote l'ASL TO4. Ieri pomeriggio, un infermiere in servizio presso il triage del Pronto Soccorso di Ciriè è stato aggredito durante lo svolgimento del suo lavoro. L'operatore stava accompagnando in sala visita un paziente noto alle forze dell'ordine quando, senza alcun preavviso, ha ricevuto un calcio in pieno addome.
Fortunatamente, secondo quanto trapela, le condizioni dell'infermiere non destano preoccupazione, ma l'accaduto riaccende i riflettori sulla questione delle aggressioni ai danni del personale sanitario, una piaga sempre più diffusa e sottovalutata.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno proceduto con l'allontanamento e la presa in custodia dell'aggressore. Ma la vicenda non si esaurisce qui: a scendere in campo, con parole di forte denuncia, è Giuseppe Summa, responsabile del sindacato Nursind.
"Ci troviamo di fronte a all'ennesimo episodio di aggressione in un'azienda dove il dato continua ad aumentare sempre di più. - commenta Summa - Proprio la scorsa settimana avevamo scritto ai vertici per segnalare alcune criticità strutturali e organizzative del Pronto Soccorso di Ciriè, ma ancora una volta assistiamo al totale immobilismo del Direttore Generale Scarpetta".
Le accuse non si fermano qui. Il sindacato lamenta la mancata attuazione di interventi specifici, pur a fronte di continue segnalazioni e richieste di confronto.
"Dai tavoli promessi e mai fatti con i vari attori, a quelli iniziati e mai portati avanti. Comprendiamo come il tema delle aggressioni sia su scala nazionale, ma alcuni interventi potevano e dovevano essere messi in atto. A titolo esemplificativo, non sono stati coperti nemmeno i nominativi dalle divise del personale. Riteniamo tutto ciò inaccettabile!", prosegue Summa.
Secondo Nursind, il Direttore Generale Domenico Scarpetta sarebbe in totale contrasto con l'approccio dimostrato dall'Assessore alla Sanità piemontese, che avrebbe invece mostrato maggiore attenzione al problema delle aggressioni.
Il sindacato ribadisce l'urgenza di soluzioni concrete, sottolineando come l'immobilismo della direzione aziendale contribuisca a creare un clima di lavoro sempre più insostenibile per chi opera in prima linea.
Una situazione sempre più allarmante
L'episodio di ieri non è che l'ultimo di una serie di aggressioni ai danni del personale sanitario in Piemonte. Secondo i dati nazionali, il fenomeno delle violenze negli ospedali è in costante aumento, con il personale del pronto soccorso particolarmente esposto. La cronica mancanza di personale, le lunghe attese e le tensioni dei pazienti alimentano un mix esplosivo che sfocia troppo spesso in episodi di violenza fisica o verbale.
Il caso riporta in primo piano il dibattito sulla sicurezza nei presidi sanitari e la necessità di misure urgenti: più vigilanza, telecamere nei punti critici e percorsi differenziati per i pazienti a rischio.
"Non possiamo permettere che il personale sanitario, già provato da turni estenuanti e condizioni di lavoro difficili, debba temere per la propria incolumità", è il grido unanime che arriva dai sindacati di categoria.
Resta da vedere se questa ennesima aggressione porterà finalmente a un cambio di rotta o se, ancora una volta, sarà necessario aspettare il prossimo episodio per riaccendere i riflettori su una questione che non può più essere ignorata.
Nel comunicato, l’azienda sanitaria ha voluto ribadire la sua posizione: "Stigmatizziamo fermamente quanto accaduto – si legge – ed esprimiamo vicinanza al collega per il prezioso lavoro svolto". La direzione ha inoltre sottolineato come l’episodio, sebbene isolato rispetto ad altre realtà territoriali, imponga un’attenzione costante per garantire la sicurezza degli operatori sanitari.
L’ASL TO4 ha confermato che proseguirà nel rafforzamento delle misure preventive, già discusse durante il recente Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica svoltosi a Ivrea e nell’incontro del 14 novembre scorso con il Prefetto di Torino. Tra le iniziative in corso, figurano:
Queste azioni, che saranno operative entro il prossimo mese, rappresentano un passo significativo per contrastare situazioni di pericolo e tutelare chi opera in prima linea.
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