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Cronaca

Bambino di 10 anni si risveglia dal coma: si riaccende la speranza dopo l'incidente

Dopo settimane di apprensione, Antonio è cosciente e fuori pericolo: il drammatico incidente riaccende il dibattito sulla manutenzione delle strutture sportive.

Bambino di 10 anni si risveglia dal coma

Bambino di 10 anni si risveglia dal coma: si riaccende la speranza dopo l'incidente

Antonio, il bambino di 10 anni vittima di un drammatico incidente avvenuto lo scorso 28 ottobre a Giaveno, ha finalmente mostrato segnali di ripresa. Dopo settimane di coma farmacologico, è stato estubato e si trova ora sveglio e cosciente nel reparto di chirurgia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita di Torino.
L’incidente, avvenuto durante una lezione di tennis, ha scosso la comunità: una porta da calcetto, non adeguatamente fissata, si è ribaltata, travolgendo il bambino e causandogli gravi lesioni. Immediatamente soccorso dai presenti e dai sanitari del 118, Antonio era stato trasportato in elisoccorso al Regina Margherita, dove è rimasto ricoverato in rianimazione fino a pochi giorni fa.

Il trasferimento al reparto di degenza chirurgica, sotto la supervisione della dottoressa Simona Quaglia, rappresenta un segnale positivo nel percorso di guarigione di Antonio. Sebbene la prognosi rimanga riservata, i medici parlano di un importante miglioramento. La dottoressa Quaglia ha sottolineato che il recupero sarà lungo, richiedendo pazienza e un attento monitoraggio. Nei prossimi giorni, sarà possibile sciogliere la prognosi e valutare ulteriori progressi.

Antonio si trova ora nel reparto di chirurgia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita di Torino

Nel frattempo, la procura di Torino ha aperto un fascicolo per lesioni colpose gravissime. Il campo sportivo è stato posto sotto sequestro, e i carabinieri di Giaveno stanno lavorando per ricostruire con esattezza le dinamiche dell’incidente. La famiglia di Antonio, rappresentata dall’avvocato Enrico Maria Picco, ha presentato una denuncia per accertare eventuali responsabilità penali. “Confidiamo nell’operato della magistratura affinché episodi simili non si ripetano più”, ha dichiarato l’avvocato, ribadendo la necessità di fare luce sulle negligenze che hanno portato a questa tragedia.

A Giaveno, la comunità ha dimostrato un’enorme solidarietà, organizzando una fiaccolata per sostenere Antonio e la sua famiglia. Amici, conoscenti e semplici cittadini si sono riuniti per pregare e inviare un messaggio di speranza al piccolo “Anto”. Un gesto che ha toccato profondamente la famiglia, rafforzando il legame tra la comunità e chi sta affrontando questa difficile prova.

Sicurezza nelle strutture sportive

L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza delle strutture sportive, specialmente quelle utilizzate dai bambini. Le autorità competenti stanno valutando la necessità di una revisione delle normative esistenti per garantire che attrezzature e impianti rispettino standard più rigorosi. La tragedia di Antonio è un campanello d’allarme che non può essere ignorato.

La ripresa di Antonio è un segnale di speranza e resilienza, un esempio di forza nonostante le avversità. La strada verso la guarigione è ancora lunga, ma il sostegno della comunità e l’impegno dei medici rappresentano una luce nel percorso. Questo caso evidenzia quanto sia importante unire le forze per prevenire tragedie simili e per proteggere i più piccoli, che meritano di giocare e crescere in sicurezza.

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