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Cronaca
08 Novembre 2024 - 20:58
Arrestato a Venaria: il 40enne che manometteva i parcometri per rubare denaro
In un'epoca in cui la tecnologia è sempre più presente nelle nostre vite, anche il crimine si adatta e si evolve. È il caso di un 40enne cittadino romeno, arrestato a Venaria Reale, che ha sfruttato la tecnologia per mettere in atto un piano di furto tanto semplice quanto ingegnoso.
Giovedì 7 novembre, gli agenti della polizia municipale hanno colto in flagrante l'uomo mentre manometteva i parcometri della città per appropriarsi del denaro contenuto al loro interno. Un crimine che, sebbene possa sembrare di poco conto, ha messo in allarme l'intera comunità e le autorità locali.
Tutto è iniziato con una segnalazione della Gesin, l'azienda municipalizzata che gestisce la sosta a pagamento a Venaria Reale. Negli ultimi giorni, diversi parcometri erano stati manomessi, e il sistema informatico di gestione aveva inviato allarmi alla centrale operativa. Questi segnali hanno spinto le autorità a indagare più a fondo, portando alla luce un modus operandi ben studiato. L'uomo, con il volto coperto e a bordo di un monopattino, agiva di notte, prendendo di mira i parcometri situati in varie vie e piazze della città.
L'operazione è degli agenti della Polizia Municipale di Venaria Reale
Il metodo utilizzato dal 40enne era tanto semplice quanto efficace. Con strumenti da scasso appositamente realizzati, l'uomo riusciva ad aprire i parcometri e a manomettere il sistema di raccolta delle monete. In questo modo, il denaro, invece di finire nella cassaforte interna, si accumulava in un altro comparto, facilmente accessibile al ladro. Un piano che, se non fosse stato per l'intervento tempestivo delle autorità, avrebbe potuto continuare a lungo, causando danni economici significativi.
Grazie alle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, gli agenti della polizia municipale sono riusciti a identificare e arrestare il sospettato.
Il 40enne è stato portato alla casa circondariale di Ivrea con l'accusa di furto aggravato. Tuttavia, le indagini non si fermano qui. Le forze dell'ordine stanno lavorando per accertare se l'uomo sia responsabile di altri episodi simili e se abbia agito da solo o con complici. La vicenda ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei sistemi di pagamento elettronici e sulla necessità di aggiornare le misure di protezione per prevenire futuri attacchi.
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