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Cronaca
31 Ottobre 2024 - 12:25
Genitori in allarme per il caso di scabbia nella scuola primaria di Cavagnolo
Caso di scabbia alla scuola elementare di Cavagnolo.
L’Istituto Comprensivo di Brusasco ha diffuso questa mattina una circolare informativa diretta a genitori, insegnanti e personale della primaria.
L’Istituto Comprensivo di Brusasco, sotto la direzione del Prof. Giuseppe Graziano, ha emesso una circolare interna indirizzata a famiglie, docenti e personale scolastico per sensibilizzare sulla malattia, in stretta collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell’ASL TO4, al fine di evitare un'eventuale diffusione dopo la segnalazione di un caso tra gli alunni.
"Da ieri stiamo gestendo un caso conclamato di scabbia nella scuola primaria - spiega il sindaco del paese, Andrea Gavazza -. Avuta certezza del caso da comunicazione della pediatra ho contattato il dirigente del Sisp-ASL chiedendo di ricevere informativa puntuale da trasmettere alle famiglie. Le indicazioni dell’ASL prescrivono sorveglianza passiva per tutto il personale e gli studenti e una visita di controllo solo per i contatti stretti. La comunicazione è stata estesa anche all’assistente sociale, all’RSA e ai medici di base di Cavagnolo per garantire un monitoraggio completo, limitato tuttavia al contesto scolastico".
"Voglio rassicurare le famiglie che tutti i soggetti e gli enti coinvolti sono stati attivati tempestivamente, la stessa ASL informa che il rischio di diffusione nella scuola è molto basso", aggiunge Gavazza.
La vicenda sta ovviamente facendo discutere tutta la scuola.
Scuola
La scabbia è una malattia della pelle causata dall’infestazione dell'acaro Sarcoptes scabiei var. hominis, che colpisce solo l’essere umano. Questo parassita si insinua nello strato superficiale della cute, scavando piccoli cunicoli lineari dove depone le sue uova. La principale manifestazione della scabbia è un forte prurito, particolarmente intenso durante le ore notturne, che può persistere anche in assenza di segni cutanei visibili. La presenza di papule o piccole vescicole è un ulteriore segnale, insieme a evidenti lesioni provocate dal continuo grattarsi. La malattia ha un periodo di incubazione di circa 4-6 settimane in individui che non sono stati precedentemente esposti; per coloro che hanno già avuto contatti con l’acaro, i sintomi possono comparire già entro pochi giorni.
La scabbia si diffonde tramite contatto diretto pelle a pelle con una persona infestata o attraverso l’utilizzo condiviso di biancheria, vestiti e lenzuola contaminati. Gli acari, al di fuori del corpo umano, hanno una breve sopravvivenza e muoiono entro 3-4 giorni, ma durante questo intervallo possono infettare chiunque venga a contatto con oggetti contaminati. Sebbene il rischio di diffusione in ambienti scolastici sia generalmente basso, la scuola ha attivato il protocollo di sicurezza sanitaria in via precauzionale per proteggere studenti e personale.
In risposta alla segnalazione, il Dirigente Graziano ha inviato una dettagliata informativa per sensibilizzare l’intera comunità scolastica sulle pratiche di prevenzione. L’ASL ha disposto che i genitori informino immediatamente il pediatra o il medico di famiglia in caso di sospetti sintomi e che adottino il trattamento profilattico indicato, che può essere esteso anche ai familiari per ridurre i rischi di contagio. Le norme igieniche raccomandano il lavaggio di biancheria e vestiti a temperature superiori ai 60°C; per gli indumenti non lavabili a caldo, è consigliata la conservazione in sacchetti chiusi per almeno una settimana. Il paziente deve evitare contatti cutanei per almeno 24 ore dall’inizio del trattamento.
Scabbia
La circolare emanata dal dirigente scolastico invita anche tutto il personale scolastico e i genitori a partecipare a un incontro informativo organizzato dall’ASL TO4, durante il quale verranno illustrate le pratiche preventive da seguire e i segnali d’allarme a cui prestare attenzione. La scuola ha inoltre predisposto la distribuzione di materiale informativo e richiesto il monitoraggio periodico dei contatti stretti.
A ulteriore garanzia della sicurezza, la scuola è tenuta a verificare, in collaborazione con il Servizio di Igiene, la presenza di eventuali casi secondari. La profilassi prevede un monitoraggio sistematico del gruppo classe e un secondo controllo entro 7-10 giorni dal primo trattamento, per assicurarsi che il ciclo sia stato efficace e non si verifichino reinfestazioni. Le linee guida suggeriscono trattamenti ripetuti in caso di nuove larve, poiché i farmaci antiparassitari non hanno efficacia sulle uova.
L’informativa termina con l’invito del dirigente scolastico a mantenere alta l’attenzione e a seguire con scrupolo le indicazioni sanitarie per garantire la salute di tutti gli studenti e la continuità delle attività didattiche.
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