Cerca

Cronaca

Ladri scatenati nel Basso Canavese: blitz notturni, case svaligiate e auto rubate

Cresce l'allerta nel Basso Canavese: furti a raffica a Mazzè e Chivasso, bande scatenate agiscono indisturbate e con strumenti d’assalto, lasciando dietro di sé abitazioni saccheggiate.

Ladri scatenati nel Basso Canavese

Ladri scatenati nel Basso Canavese: blitz notturni, case svaligiate e auto rubate

Nel cuore del Basso Canavese, dove l’abitato tranquillo e il verde rurale hanno sempre contraddistinto la vita locale, si consuma in questi giorni una nuova serie di furti mirati, che mettono a dura prova la serenità dei residenti. Solo negli ultimi giorni, quattro abitazioni sono state saccheggiate in orario serale, quando i proprietari erano fuori casa. Il modus operandi dei malviventi, attrezzati e preparati, è da manuale: rapidi, determinati e privi di scrupoli, prendono di mira zone residenziali e isolati nelle frazioni.

Un raid da migliaia di euro: tra via Moronera e via Garibaldi

Gli episodi più eclatanti si sono verificati nella frazione di Tonengo a Mazzè, un’area già colpita in passato da episodi simili, e lungo la direttrice che collega Chivasso a Mazzè. La banda ha preso di mira con precisione case dove potevano agire indisturbati, prediligendo orari serali e weekend, quando la probabilità di incontrare qualcuno all’interno era minima.

All’interno delle abitazioni, i ladri hanno asportato tutto ciò che potesse avere un valore, inclusi elettrodomestici di ultima generazione. In un’abitazione, i malviventi hanno sottratto persino un aspirapolvere Folletto, il cui valore supera i duemila euro se acquistato nuovo.

In via Moronera, dopo aver rubato vari oggetti di valore, i ladri sono riusciti a fuggire a bordo dell’auto della proprietaria, abbandonandola però a qualche chilometro di distanza. L'auto è stata successivamente ritrovata dai Carabinieri della compagnia di Chivasso, che hanno immediatamente avviato le indagini.

L’abbandono dell'auto suggerisce una pianificazione accurata, in cui i ladri erano consapevoli della necessità di una seconda via di fuga, probabilmente con un complice o un altro mezzo pronto a prelevarli.

Ladri nel Canavese

Indagini a tutto campo e nuove tecnologie

La collaborazione tra Carabinieri e amministrazione comunale è diventata una risorsa fondamentale in questa battaglia contro la microcriminalità. Sono già state acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza posizionate in vari punti strategici del Comune di Mazzè, una rete di sorveglianza pensata per scoraggiare simili episodi ma che, in questo caso, fungerà da prezioso strumento di indagine.

Grazie a queste registrazioni, gli inquirenti sperano di ottenere informazioni su orari precisi, mezzi utilizzati e, possibilmente, sull’identità dei malviventi.

Nonostante l’aumento dei controlli e la sorveglianza rafforzata, questi ladri sembrano agire con un’insolita determinazione e un’attrezzatura da veri professionisti. In via Garibaldi a Tonengo, i malviventi hanno tentato di sfondare la porta d’ingresso con un piccone, segno evidente di una dotazione ben oltre gli strumenti di scasso tradizionali.

Pur essendo riusciti a penetrare nell’abitazione, sono stati costretti a fuggire prima di portare a termine il colpo, lasciando segni evidenti del loro passaggio.

I ladri rubano tutto ciò che è di valore

Un'escalation che preoccupa anche i paesi vicini

Gli episodi di Mazzè e Chivasso non sono isolati: negli ultimi mesi, altri comuni del Canavese hanno subito incursioni notturne con una tecnica simile. A Caluso, ad agosto, sono state prese di mira alcune abitazioni in via Falchetti, dove i ladri hanno addirittura rubato capi di abbigliamento.

A Villareggia, i malviventi hanno smontato con precisione chirurgica interi termosifoni, senza lasciare tracce di danneggiamento ai tubi di collegamento. È evidente che queste bande sanno come agire, scegliendo bersagli che possono facilmente fruttare bottini di valore e dimostrando una conoscenza approfondita delle abitazioni e delle abitudini dei residenti.

Le indagini sono in corso e il Comando dei Carabinieri di Chivasso invita chiunque abbia visto movimenti sospetti a segnalarli al numero 112. La speranza delle forze dell'ordine è che, grazie alla collaborazione dei cittadini e all'uso intensivo della tecnologia, si possano individuare i responsabili. L’amministrazione comunale di Mazzè, dal canto suo, ha intensificato la presenza delle pattuglie e invita i cittadini a fare attenzione a ogni anomalia, mantenendo alta la guardia.

"Non possiamo permettere che la nostra tranquillità venga minata" afferma un residente, sintetizzando il senso di frustrazione e vulnerabilità che serpeggia tra i cittadini.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori