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Cronaca
22 Ottobre 2024 - 21:43
Alessandro Scigliano, 24 anni
Una giornata di dolore e sgomento ha scosso Chivasso questo martedì 22 ottobre 2024. Nel pomeriggio, nell'area dismessa dell'ex deposito Agip, un luogo ormai abbandonato e desolato, si è consumata una tragedia assurda che ha lasciato una ferita profonda nella comunità locale.
Alessandro Scigliano, un ragazzo di Chivasso di soli 24 anni, ha deciso di porre fine alla sua giovane vita, impiccandosi dopo una discussione con la sua ex fidanzata.
Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo, dopo il diverbio, ha lasciato la ragazza nel punto dove erano arrivati insieme in auto, per poi dirigersi verso la zona abbandonata dell'ex deposito di carburante.
All'interno dell’area dismessa, il giovane avrebbe trovato una corda di fortuna con cui ha compiuto l'estremo gesto.
Verso le 15 il grido di disperazione della ragazza, rompe il silenzio di quella zona dimenticata. E' stata proprio lei a lanciare l’allarme non appena si è trovata davanti la terribile scena. Una chiamata al 112, carica di angoscia, nel tentativo di fermare l’irreparabile. Mentre i soccorsi si mettevano in moto, un residente della zona, richiamato dalle urla, è corso sul posto, trovandosi di fronte alla scena drammatica.
Contemporaneamente sono arrivati i carabinieri di Chivasso, che hanno provato a rianimare il giovane agonizzante. I militari hanno subito tentato un disperato massaggio cardiaco, cercando di strappare il giovane al suo destino. Ma il cuore di Alessandro non ha ripreso a battere. L’ambulanza dei volontari del soccorso stradale di Caluso, giunta poco dopo, ha potuto solo constatare che per il ragazzo non c’era più nulla da fare.
Il luogo della tragedia, quel vecchio deposito di carburante abbandonato nel borgo Sud Est di Chivasso, è diventato teatro di un dolore straziante. Le sirene dei soccorsi e il via vai delle autorità si sono mescolati al silenzio irreale di una zona che, fino a quel momento, era solo una ferita del passato nel paesaggio urbano. Ora, quel silenzio è diventato eco di un dramma personale che ha spezzato una vita giovane, con tutto il futuro davanti.
Gli agenti dell’Arma dovranno ora ricostruire gli ultimi momenti di vita di Alessandro. La sua ex fidanzata, visibilmente sotto shock, è stata allontanata dal luogo della sciagura e sarà ascoltata nei prossimi giorni, nella speranza di fare chiarezza su ciò che è accaduto. Le sue urla, il suo tentativo disperato di fermare un gesto di pura disperazione, riecheggiano in una vicenda che lascia tutti senza parole.
Poco dopo l'arrivo delle forze dell'ordine, anche i familiari di Alessandro hanno raggiunto l'ex Agip. Il loro dolore lacerante, è stato palpabile tra i presenti. La scena che si sono trovati davanti, il vuoto che ora li attende, sono insopportabili. L’abbraccio delle autorità e dei volontari del soccorso non può colmare quella perdita, quel vuoto che si è aperto in un pomeriggio di ottobre.
Un gesto tremendo, quello di Alessandro, compiuto forse nell’onda di un momento di disperazione troppo forte per essere sopportato. Eppure, dietro quel gesto, resta un monito di dolore, un grido che Chivasso non potrà ignorare.
La sofferenza, spesso invisibile, può portare a decisioni estreme che lasciano un vuoto incolmabile. Toccherà ora ai carabinieri e alle persone più vicine a lui cercare di dare un senso a quanto accaduto, di restituire pace a un ragazzo che, oggi quel pomeriggio, ha scelto un percorso senza ritorno.
In queste ore, la città si stringe attorno alla famiglia di Alessandro, in un abbraccio silenzioso e carico di commozione. Perché in momenti come questi, non ci sono parole che possano lenire un dolore così straziante. Resta solo la consapevolezza che la vita, fragile e preziosa, merita di essere ascoltata, protetta, compresa, soprattutto nei suoi momenti più bui.
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