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Cronaca
02 Ottobre 2024 - 09:38
Colpo grosso in Val di Chy. Lo hanno messo a segno i Carabinieri Forestali di Settimo Vittone nel corso di una missione di routine: notificare atti relativi a un abuso edilizio. Un intervento semplice, burocratico, che nulla avrebbe fatto presagire quanto sarebbe poi accaduto. Ma proprio mentre erano intenti a controllare la situazione, qualcosa di insolito ha catturato la loro attenzione: un odore pungente, inconfondibile, che sapeva di… marijuana.
Da lì, il sospetto è diventato certezza. Seguendo la scia dell’aroma, i militari hanno fatto una scoperta che ha trasformato quella che doveva essere una tranquilla giornata all’aperto in un vero colpo di scena.
Nascosta dietro una recinzione fatta di assi di legno e rete metallica, astutamente camuffata con teli per passare inosservata, è spuntato come per magia una piantagione di canapa indiana in piena fioritura. Quattro piante rigogliose e ben curate, nutrite da un sistema di irrigazione che dimostrava la mano esperta di chi non si limitava certo al giardinaggio amatoriale.
E chi c'era dietro questa coltivazione in stile "green valley"? Due cittadini olandesi, un uomo e una donna, che evidentemente avevano deciso di portare un po’ di "atmosfera da coffee shop" nella tranquilla Val di Chy. Che abbaino pensato che la natura incontaminata e le colline piemontesi potessero essere il nascondiglio perfetto per le un'attività illecita è certo.
Peccato che i Carabinieri, seguendo il proprio olfatto sopraffino, abbiano mandato in fumo – letteralmente – i loro piani.
Ma non è finita qui. I militari, non contenti del solo rinvenimento delle piante, hanno deciso di dare un’occhiata anche alla roulotte che troneggiava sul terreno. E lì, come in una sceneggiatura già scritta, hanno trovato un vero e proprio laboratorio per la lavorazione della droga. Infiorescenze di marijuana già essiccate, hashish, fertilizzanti specifici e tutta l’attrezzatura necessaria per il consumo delle sostanze. Un piccolo regno della cannabis, proprio nel cuore della valle.
Ovviamente, i due olandesi sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ivrea con l'accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. Tutto il materiale è stato sequestrato, piante comprese. Il loro sogno di una tranquilla attività agricola "alternativa" in Italia è stato bruscamente interrotto dalle forze dell'ordine.
Morale della storia?
Forse la Val di Chy sembrava il luogo perfetto per sfuggire al controllo delle autorità, ma i due olandesi non avevano considerato il fiuto infallibile dei Carabinieri. In Italia, anche il più piccolo odore può portare a grosse sorprese.
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