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Cronaca

Assalto al bancomat: esplosione nella notte, filiale devastata

Con il metodo della "marmotta", una banda ha fatto esplodere il bancomat della filiale UniCredit in via Servais. Edificio inagibile, indagini in corso da parte dei Carabinieri. Nessun ferito.

Il bancomat Unicredit di Favria è stato fatto esplodere

Il bancomat Unicredit di Favria è stato fatto esplodere

Un boato che rompe il silenzio. E' successo a Favria intorno alle 2.30 di questa notta. Una violenta esplosione ha scosso l'intera area di via Servais 1, dove si trova la filiale UniCredit. A essere preso di mira è stato il bancomat dell'istituto bancario, fatto esplodere con il famigerato metodo della "marmotta", un ordigno rudimentale che viene inserito nella fessura del distributore automatico di denaro, causando una deflagrazione.

Tra i primi a correre sul posto, il sindaco Vittorio Bellone: "Fortunatamente a quell'ora tutti dormivano, ma è stata un'esplosione davvero potente. Quando sono arrivato io c'erano già sia i Vigili del Fuoco che i carabinieri di Rivarolo. Con me è arrivato anche il Tecnico Comunale".

I Carabinieri, allertati dalle chiamate dei residenti, si sono immediatamente precipitati sul posto. La scena che si sono trovati di fronte era da film: il bancomat completamente distrutto, la facciata della banca gravemente danneggiata, vetri e detriti sparsi ovunque. L'esplosione è stata così potente che ha compromesso la stabilità dell'edificio, rendendolo temporaneamente inagibile.

Le autorità hanno disposto il transennamento dell'area e l'intervento di tecnici e vigili del fuoco per valutare l'entità del danno strutturale, che non è ancora stato quantificato.

Nessun ferito, fortunatamente, ma la preoccupazione tra i residenti è palpabile. "Sembrava una bomba, il rumore è stato talmente forte che ci ha svegliati di soprassalto", racconta un abitante della zona. "Non pensavamo potesse succedere una cosa del genere in un posto tranquillo come il nostro."

Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi, probabilmente un gruppo ben organizzato, hanno agito con rapidità ed estrema precisione. Dopo aver inserito l’ordigno nel bancomat, sono riusciti a farlo esplodere e, approfittando del caos creato, si sono dati alla fuga con il bottino, che però non è stato ancora quantificato. Non è chiaro se i ladri abbiano portato via una somma consistente o se la deflagrazione abbia impedito di accedere ai cassetti blindati del bancomat.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della sezione operativa di Ivrea e i colleghi della stazione di Rivarolo, che hanno immediatamente avviato le indagini. Gli investigatori stanno visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate nella zona, nel tentativo di identificare i responsabili dell’assalto.

I filmati potrebbero fornire dettagli utili sulla modalità di fuga o sui mezzi utilizzati dalla banda. Non si esclude, infatti, che i malviventi possano aver abbandonato un primo veicolo nelle vicinanze per proseguire poi con un mezzo diverso, una tecnica già utilizzata in precedenti attacchi a bancomat.

L'assalto a Favria è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi simili che, negli ultimi mesi, hanno colpito diverse località della provincia di Torino e del Canavese.

Il metodo della "marmotta", pur essendo rudimentale, si conferma tra i preferiti dei criminali per la sua efficacia. Tuttavia, non sempre i colpi vanno a buon fine: in molti casi, la potenza dell'esplosione compromette anche il denaro contenuto nei bancomat, costringendo i ladri a fuggire a mani vuote o con bottini irrisori. Per questo motivo, le autorità stanno lavorando a nuove strategie di contrasto, che prevedono una maggiore sorveglianza delle aree sensibili, oltre a tecnologie innovative che possano rendere più sicuri i bancomat.

carabinieri al lavoro

Nel frattempo, l'intera comunità è sotto shock. L’immagine della filiale devastata, con i segni evidenti della violenza subita, rappresenta per molti un simbolo inquietante della crescente insicurezza, anche in paesi relativamente tranquilli come il loro. "Non pensavamo che potesse accadere qui, ci sentivamo al sicuro", racconta un negoziante che ha la sua attività a pochi metri dalla banca. "Speriamo che i responsabili vengano presi al più presto."

Le indagini sono tuttora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime ore. Le forze dell’ordine, che stanno intensificando i controlli in tutta la provincia, invitano i cittadini a segnalare qualsiasi movimento sospetto o dettaglio utile alle investigazioni. 

Per ora, l'edificio di via Servais rimane chiuso e transennato. Sia l'entrata dell'Unicredit che l'atrio della palazzina adiacente sono stati dichiarati inagibili.

I clienti della filiale UniCredit dovranno aspettare il ripristino delle condizioni di sicurezza prima di poter tornare a utilizzare i servizi bancari in loco. Una situazione che, per molti, rappresenta non solo un disservizio, ma anche una ferita simbolica al cuore della loro comunità.

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