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Cronaca
07 Agosto 2024 - 10:19
Un rifiuto amoroso si è trasformato in un dramma violento per un impiegato torinese di 38 anni. Incapace di accettare la fine della relazione con una giovane donna del Ciriacese, l'uomo ha sperato fino all'ultimo in una riconciliazione. Tuttavia, le sue aspettative sono state infrante quando ha scoperto che la sua ex aveva ufficializzato una nuova relazione su Facebook.
Negli ultimi mesi, i due ex partner avevano mantenuto un rapporto amichevole, vedendosi occasionalmente. La ragazza, leggermente più giovane dell'uomo, aveva chiarito che tra loro non ci sarebbe stato nulla di più di una semplice amicizia. Nonostante ciò, l'impiegato non aveva perso la speranza di un ritorno di fiamma, un'illusione comune tra molti uomini che non accettano i rifiuti.
La svolta decisiva è arrivata quando sul profilo Facebook della donna è apparso lo stato "impegnata", con l'inizio della nuova relazione datato a pochi giorni prima. Questo annuncio ha gettato l'uomo nella disperazione, portandolo a perdere il controllo.
La sera dell'episodio, intorno a mezzanotte, la ragazza ha chiamato il numero di emergenza 112, terrorizzata dai rumori che provenivano dalla strada: "Sento dei rumori, come dei colpi sulla macchina, credo ci siano i ladri proprio dove abito io".
Una pattuglia del nucleo radiomobile di Venaria si è subito recata sul posto, trovando una figura vestita di nero e incappucciata che, alla vista dei militari, ha tentato la fuga attraverso la campagna.
I carabinieri hanno inseguito e fermato l'uomo, che si è rivelato essere l'impiegato 38enne. Era lui che, armato di martello, aveva danneggiato l'auto della sua ex parcheggiata in strada. Nonostante la sua mancanza di precedenti penali, l'uomo ha opposto resistenza all'arresto, rendendo l'intervento delle forze dell'ordine particolarmente complesso.
All'origine di questa esplosione di violenza, secondo gli investigatori, ci sarebbe stato il rifiuto della sua ex fidanzata di trascorrere con lui alcune ore nel giorno del suo compleanno. L'uomo è stato denunciato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltre che per danneggiamento. Un caso che purtroppo ricalca un copione già visto nella cronaca quotidiana, dove l'incapacità di accettare un no si trasforma in atti di violenza.
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