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Cronaca
18 Luglio 2024 - 17:38
L'auto con le ruote rubate
Svegliarsi al mattino, uscire di casa per andare a lavoro, raggiungere l’auto e ritrovarsela senza ruote, appoggiata su quattro mattoni.
Sta capitando a sempre più italiani, purtroppo, vittime di furti nella notte. I colpi per lo più nelle periferie delle grandi città.
Uno degli ultimi, in ordine di tempo, si è verificato tra martedì e mercoledì scorsi a Mappano, in via Rita Levi Montalcini 56.
Ignoti, hanno “prelevato” di notte quattro ruote, comprensive di copertoni e cerchi, da una BMW posteggiata in strada.
Via Rita Levi Montalcini a Mappano
“Che schifo… ogni settimana!”. Commenta una mappanese nel gruppo Facebook “Sei di Mappano se…” e, a ruota, perdonate il gioco di parole, è un commento dietro l’altro.
“La settimana scorsa hanno portato via direttamente la macchina”. “Meno male che c’è scritto comune sicuro sui cartelloni”.
E ancora: “Le telecamere della videosorveglianza dove sono?”.
“La maggior parte delle telecamere è spenta”, rispondono.
Per concludere con un cittadino che rilancia la sua idea contro questa che sembrerebbe un’escalation di episodi di criminalità in città: “Ripropongo quanto suggerito a suo tempo all'amministrazione e sarebbe il "Controllo del Vicinato". Una forma di partecipazione organizzata dei Cittadini basata sull'osservazione del territorio, in ottica di prevenzione e riduzione dei reati in cooperazione con le forze di polizia”.
Ma perché vengono rubate le ruote delle auto parcheggiate in strada? Ovviamente, per rivenderle. Con o senza cerchi.
Un treno di gomme costa in media 200 euro ma con i cerchi si arriva ad almeno il doppio. Il tutto - così leggiamo online - invece verrebbe rivenduto a poco, circa 100, 150 euro.
Come avviene il furto?
Sempre sul web, la spiegazione: "il primo ladro alza leggermente la macchina dal parafango anteriore mentre il secondo provvede a mettere una pietra proprio sotto l’ammortizzatore per lasciarla sollevata.
Si procede svitando i bulloni delle ruote e si fa scivolare la ruota tirandola, è sufficiente che il mattone crei anche un solo centimetro di spessore tra la ruota e il pavimento. Allo stesso modo nella parte posteriore dell’auto".
Per prevenire questi tipi di furti ci sono in commercio i "dadi antifurto”. Questi dadi sono dotati di molteplici stampi diversi (fino a un centinaio), che rende quasi impossibile manometterli per chi non possiede la giusta chiave. Anche se un ladro esperto potrebbe anche riuscire ad arginare questi tipi di colpi.
Per i mappanesi la soluzione più efficace resta però il servizio di videosorverglianza. Che, in realtà, esiste già. Almeno a leggere una nota stampa del Comune. Eccola.
“E’ attivo, su tutto il territorio, il sistema di videosorveglianza comunale, con il fine di:
- attivare misure di prevenzione e di tutela della pubblica sicurezza in ambito comunale, prevenire e reprimere gli atti delittuosi, le attività illecite e gli episodi di microcriminalità commessi sul territorio comunale;
- prevenire e reprimere gli atti delittuosi, le attività illecite e gli episodi di microcriminalità commessi sul territorio comunale e, quindi, ad assicurare maggiore sicurezza ai cittadini nell’ambito del più ampio concetto di "sicurezza urbana", così come individuato nel Decreto del Ministro dell’Interno del 5 agosto 2008;
- vigilare in materia di sicurezza urbana, sul benessere animale e/o sulla correttezza osservanza di ordinanze e/o regolamenti comunali per consentire l'accertamento dei relativi illeciti;
- attivare uno strumento operativo di protezione civile sul territorio comunale;
- monitorare la circolazione sulle strade al fine di intervenire prontamente per salvaguardare la sicurezza della circolazione e del traffico;
- assicurare la protezione del territorio ed il contrasto all’abbandono dei rifiuti, anche mediante dispositivi mobili;
- tutelare gli immobili di proprietà dell'Amministrazione Comunale o in sua gestione ed a prevenire eventuali atti di vandalismo o danneggiamenti;
- rilevare le infrazioni al Codice della Strada, anche mediante dispositivi mobili;
- riprendere l’operatività dei componenti del Corpo di Polizia municipale di Mappano, durante lo svolgimento di attività ritenute ad elevato rischio;
- tutelare coloro che più necessitano di attenzione quali bambini, giovani e anziani, categorie sociali deboli, e garantendo un elevato grado di sicurezza nelle zone monitorate.
Il sistema vede la presenza di telecamere di lettura targhe nelle vie di accesso al Comune e di telecamere di contesto nelle principali aree pubbliche (piazze, giardini, edifici comunali) ed a maggiore densità commerciale.
Il trattamento delle immagini, sotto la responsabilità del Comando di Polizia Locale del Comune di Mappano, avviene nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale.
I privati. cittadini, a fronte di eventi di natura illecita, potranno indicare alle autorità di polizia presso le quali presentino formale denuncia, la presenza dell’impianto comunale di video sorveglianza. Le stesse forze di polizia potranno così provvedere ad inoltrare tempestiva richiesta di salvataggio delle immagini al Comando di Polizia Locale del Comune, che metterà a disposizione delle autorità di polizia stesse i dati a propria disposizione.
In virtù del “Patto per la sicurezza” sottoscritto dal Comune di Mappano con la Prefettura di Torino, il sistema di videosorveglianza comunale rientra negli strumenti a disposizione delle varie forze di polizia (ad esempio Carabinieri e Polizia) al fine di prevenire e contrastare fenomeni di criminalità diffusa e predatoria.
Per le caratteristiche tecnologiche adottate, il sistema di videosorveglianza comunale permette di essere implementato in virtù delle esigenze determinate dalla trasformazione del contesto urbano”.
E’ proprio in virtù degli ultimi colpi che i mappanesi chiedono un implemento del servizio. Chissà se l'amministrazione comunale avrà voglia di prendere nota.
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