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Cronaca
13 Luglio 2024 - 14:55
L'operazione della Guardia di Finanza
Un'evasione fiscale di 4 milioni di euro di redditi non dichiarati e di circa 1,5 milioni di euro di imposta sul valore aggiunto non versati all'Erario è stata scoperta della guardia di finanza del comando provinciale di Torino e segnalata alle procure del capoluogo e di Asti.
I militari hanno individuato tre imprenditori cinesi, che si occupavano di quattro empori tra Carmagnola e Santena e avevano in comune una connazionale come legale rappresentante per le rispettive aziende, le quali avevano un orizzonte temporale massimo di tre esercizi finanziari.
Le imposte non venivano pagate, poi venivano creati ragione sociale e partita Iva nuovi, a cui i tre trasferivano personale, attrezzature e magazzino, con il metodo noto come 'apri e chiudi'.
Nel corso delle indagini i finanzieri hanno scoperto ventotto lavoratori in nero o irregolari e sequestrato 28.500 articoli tra materiale per ufficio e piccola falegnameria contraffatti o insicuri.
I finanzieri erano partiti da un controllo del gruppo di Orbassano in un bazar a Carmagnola, poi a Santena hanno trovato anche un locale a uso dormitorio, all'interno del quale erano state ricavate abusivamente otto camere da letto, ciascuna capace di ospitare sino a tre persone e con ambienti in comune per cucinare e stoccare materiali, con soltanto due servizi igienici.
Nei locali - umidi, con macchie di muffa sulle pareti e sprovvisti di riscaldamento - erano inoltre presenti oggetti infiammabili e bombole alimentate a gpl, mentre l'impianto elettrico presentava modifiche artigianali con fili volanti e centraline sprovviste di protezioni.
Mancavano inoltre i dispositivi antincendio e, come accertato da personale dei vigili del fuoco e del servizio prevenzione e sicurezza ambienti lavoro dell'Asl, intervenuti su richiesta della fiamme gialle, la funzionalità delle uscite di sicurezza risultava non idonea.
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