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SETTIMO TORINESE
05 Luglio 2024 - 19:49
Francesco Bessone
Francesco Bessone ci ha lasciato. Aveva 84 anni. Era ricoverato all’ospedale Molinette di Torino da qualche giorno, da quando le sue condizioni di salute erano peggiorate. E’ stato accudito fino al suo ultimo respiro da Bobby Hysenaj e dalla sua famiglia. Bobby, per lui, era come un figlio.
Era legato a Settimo come poche altre persone, parlava della “settimesità” come una nobile virtù da difendere. Fin da bambino, della sua città amava tutto: le sue geometrie, la Torre, le manifestazioni culturali legate al Carnevale e alla Fera Dij Coj. Tutte espressioni culturali a cui aveva partecipato fin dalle loro origini.
Difficile trovare un’associazione degli anni Sessanta a cui non abbia partecipato alla sua fondazione, anche soltanto indirettamente. E’ stato il socio promotore e coofondatore della Pro Loco ed è stato il suo primo presidente. “Il giorno 6 di gennaio dell'anno 1969, alle ore 10 del mattino, nella sala del Caffè Italia di Settimo Torinese, in via Italia n° 25, Bessone Francesco, Tessarin Claudio, Anselmetti Rosi, Pattavina Marcello, Dainese Marcella, Bessone Giuseppe, Baudin Mario, Boccaccio Giulio, Bonifetto Ermanno, Bonomelli Luigi, Bessone Giovanni e Enrico Carlotta, dopo approfondita discussione all' unanimità decidono di fondare, l' Associazione Pro Loco Settimo Torinese di adottare lo statuto tipo ritirato presso l'EPT (Ente Provinciale per il Turismo) di costituire una Confraternita del Polentone, Società dei Gamberai”. Così recitava il verbale con cui nasceva la prima versione della Pro Loco. Primo presidente viene eletto Francesco Bessone, che verrà confermato dalle assemblee dei soci fino al 1978 quando gli succede Carlo Menzio, conosciuto come “Carlin Barbarossa”.
Il 5 gennaio '81 la presidenza tornò a Bessone e il 22 gennaio 1983 fu approvata lo Statuto alla presenza dei soci: Giovanni Ossola, Balbo Salvatore, Castelli Enzo, Silvio Bertotto, Ciambrone Giovanni, Grandinetti Carmelo, Nicola Valter, Papini Francesco Pio, Pogliano Mario, Querio Marilena, Veneziano Sebastiano, Tessarin Claudio, Carbonella Angelo e Bessone Francesco Pietro. Nel luglio del 1994, esattamente 30 anni fa, fu nominato presidente onorario.
Ma Francesco Bessone custodiva nella sua casa centinaia di libri e di reperti settimesi, un enorme tesoro storico.
Nel 1982 aveva istituito insieme al Sindaco Tommaso Cravero il premio Fedeltà alle Tradizioni Settimesi. Avevano collaborato con lui anche Rosario Corso Gran Priore dei Gamberai di Settimo e Donatella Cane direttrice dei Cuciarin Dopi, allo scopo di riconoscere pubblicamente i meriti di chi opera gratuitamente nell’associazionismo settimese con ‘incremento dei valori della civiltà e cultura locali o “settimesità”.
Fondatore della Famija Setimeisa nel 1959, aveva contribuito successivamente alla fondazione del gruppo folkloristico “Ij Cuciarin Dopi, un gruppo che proponeva balli tradizionali e canzoni popolari, riscuotendo successo anche a livello nazionale. Nel 1984 Settimo diviene la sede di un convegno Internazionale sulle Feste Popolari proprio grazie a Bessone.
Da sinistra: don Pino Cravero, Francesco Bessone e il compianto ex sindaco Giovanni Ossola
Nel 1981 fu lui a presentare l’embrione di una fiera agricola, La Fera Doj Coj, dove l’elemento principale erano i prodotti ortofrutticoli invernali: Bessone, istituì il concorso delle bancarelle ortofrutticole abbinandolo a quello delle vetrine. Dopo il 1994, la Pro Loco assunse il compito di organizzare l’intera fiera. Per richiamare l’attenzione sulla indispensabile presenza del cavolo, fu sempre Bessone ad istituire nel 1998 le figure della Regin-a dle Verze e Re dij Còj unitamente alla proposta di invitare i coltivatori settimesi alla produzione della brassica odorosa. Nell’ambito delle iniziative della Fera Dij Coj portò a Settimo anche il Gran Drapò del Piemonte.
Iscritto all’Anpi, era un fervente antifascista. La storia della sua famiglia era legata alla Resistenza settimese.
Negli ultimi anni aveva contribuito alla fondazione dell’associazione Iniziative Culturali Settimesi. Aveva perso ad aprile sua moglie Anna Teresa Guglielmino, a maestra della scuola Morante, a Settimo. Nelle prossime ore sarà resa nota la data delle esequie.
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