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Cronaca

Guida senza patente e non si ferma al posto di blocco. I carabinieri la inseguono e poi l'arrestano

In macchina, la donna aveva anche delle lame e un taglierino

Guida senza patente e non si ferma al posto di blocco. I carabinieri la inseguono e poi l'arrestano

È successo negli scorsi giorni: in Canavese una donna, che guidava senza patente, è stata inseguita e arrestata dalle forze dell'ordine. 

Siamo a Vauda, piccolo Comune da nemmeno 2000 abitanti: qui una donna, sprovvista di patente perché revocata, non si è fermata all'alt al posto di blocco dei carabinieri della stazione di Barbania, procedendo spedita e fuggendo a tutta velocità a bordo della sua auto. L'inseguimento è partito subito: gli uomini dell'Arma sono riusciti a rintracciare la guidatrice, una 45enne della zona già nota alle forze dell'ordine, e arrestarla, in quanto gravemente indiziata di resistenza a pubblico ufficiale, guida senza patente perché revocata e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Sì, perché una volta fermata, all'interno della macchina della donna i carabinieri hanno anche ritrovato un taglierino e alcune lame. 

Quello degli scorsi giorni, comunque, non è l'unico caso sul territorio di resistenza a pubblico ufficiale o aggressione nei confronti delle forze dell'ordine. Lunedì 20 maggio, nel tardo pomeriggio, in quartiere Rebaudengo a Torino, una pattuglia del Nucleo Radiomobile ha sorpreso una trentottenne di origine nordafricana, irregolare e senza fissa dimora, mentre rovistava all’interno di una Fiat 500 di una società di autonoleggio; la donna ha aggredito i militari e per questa ragione è stata arrestata, gravemente indiziata di “resistenza a pubblico ufficiale” e accompagnata in carcere a Torino. 

A questo episodio, aggiungiamo anche quanto accaduto poche ore dopo a Collegno, dove un 43enne, senza fissa dimora e già noto alle forze dell'ordine, si è recato da uno dei due genitori e l'ha aggredito. In evidente stato di alterazione, l'uomo ha assalito anche i carabinieri locali intervenuti per calmare gli animi. Anche per lui si sono aperte le porte del carcere, per “resistenza e lesioni a pubblico ufficiale”.

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