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Settimo Torinese
01 Maggio 2024 - 10:05
Il carabiniere mostra le armi
Un alterco apparentemente banale tra vicini ha portato all'arresto di un uomo di 54 anni, già noto alle forze dell'ordine, per detenzione illegale di armi e resistenza a pubblico ufficiale. Succede a Settimo Torinese.
Il caso, che ha avuto una rapida escalation da una lite condominiale a un serio caso giudiziario, solleva questioni profonde sulla sicurezza urbana e sulla gestione delle armi da fuoco.
Il fatto si è verificato il 26 aprile, quando i Carabinieri della locale Tenenza sono intervenuti in seguito a una chiamata che segnalava un vivace scambio di minacce tra due residenti.
Il diverbio è degenerato quando il 54enne ha minacciato di sparare al vicino, un gesto che ha immediatamente allertato le autorità sul potenziale pericolo rappresentato dall'uomo.
Durante la perquisizione domiciliare che è seguita, gli investigatori hanno scoperto una pistola SMITH & WESSON calibro 32 con munizioni, detenuta illegalmente e non registrata nei database ufficiali. Inoltre, sono state rinvenute altre due armi: una pistola a salve, priva del previsto tappo rosso di sicurezza, e una a gas, entrambe sequestrate sul posto.
La perquisizione non è proceduta senza ostacoli; il 54enne ha opposto resistenza, comportamento che ha portato a ulteriori accuse di resistenza a pubblico ufficiale.
Il Tribunale di Ivrea ha convalidato l'arresto il giorno successivo, decidendo per gli arresti domiciliari in attesa di ulteriori procedimenti giudiziari.
L'accusato gode della presunzione di non colpevolezza fino a sentenza definitiva, ma il caso solleva già numerose questioni sul controllo delle armi e sulla sicurezza dei cittadini.
Un campanello d'allarme sulla necessità di una maggiore regolamentazione e controllo delle armi da fuoco, specialmente in contesti urbani dove la vicinanza fisica può trasformare rapidamente dispute minori in minacce serie alla sicurezza pubblica?
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