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Settimo Torinese
29 Aprile 2024 - 14:05
Erano in tanti, con gli occhi arrossati dalle lacrime, alla parrocchia Santa Maria per salutare un piccolo angelo. Tommaso Iudica, aveva appena 22 mesi ed è stato strappato alla vita da un male incurabile. Il suo sorriso vivrà per sempre in quell’immagine in cui guarda il cielo, seduto du quell’altalena, da quella fotografia scelta dai suoi genitori per il suo ultimo viaggio.
La messa è stata celebrata da don Stefano Bertoldini: anche per il parroco della Santa Maria non è stato semplice trovare le parole per consegnare al cielo la piccola salma di un bimbo che ha commosso il quartiere del Borgo Nuovo.
Tommaso Iudica lascia la mamma Erika, il papà Marco, i nonni Maria e Pasquale con Antonella e tanti amici di famiglia, gli stessi che si sono stretti attorno alla famiglia del piccolo angelo volato in cielo davvero troppo presto.
La famiglia, invece dei fiori, ha chiesto alle persone che hanno partecipato al lutto di devolvere delle donazioni all’associazione italiana per la Lotta al Neuroblastoma.
Il neuroblastoma è un tipo di cancro che colpisce principalmente i bambini piccoli, spesso sotto i 5 anni. È uno dei tumori più comuni nei bambini al di fuori del cervello e si forma da cellule del sistema nervoso simpatico, che è la parte del nostro sistema nervoso che gestisce funzioni automatiche del corpo come il battito del cuore, la digestione e la reazione di dilatazione delle pupille.
Il neuroblastoma si origina da cellule chiamate neuroblasti. Queste sono cellule immature che dovrebbero svilupparsi in cellule nervose complete e funzionali. Nel caso del neuroblastoma, questi neuroblasti non maturano come dovrebbero, ma iniziano a crescere e a dividersi in modo incontrollato, formando un gruppo di cellule cancerose.
Questo tumore si forma più frequentemente nella ghiandola surrenale, che si trova sopra i reni, ma può apparire anche lungo la spina dorsale o in altre parti del corpo dove ci sono nervi del sistema nervoso simpatico. La posizione del tumore può influenzare i sintomi che provoca e le opzioni di trattamento.
I sintomi possono variare molto a seconda di dove si trova il tumore e di quanto si è diffuso. Alcuni dei sintomi più comuni includono:
Per diagnosticare il neuroblastoma, i medici utilizzano un mix di esami fisici, test di laboratorio, immagini diagnostiche e talvolta prelievi di tessuto (biopsie). Le tecniche di imaging come la risonanza magnetica (MRI), la tomografia computerizzata (CT) e gli ultrasuoni sono essenziali per vedere dove si trova il tumore e quanto si è diffuso. Anche i test delle urine possono essere utili, per cercare sostanze chimiche particolari prodotte dai neuroblasti.
Il trattamento dipende molto dalla situazione specifica, come lo stadio del tumore e altri fattori. Le opzioni includono chirurgia per rimuovere il tumore, chemioterapia (farmaci che uccidono le cellule cancerose), radioterapia (raggi che uccidono le cellule cancerose), trattamenti con anticorpi che attaccano il cancro, e talvolta trapianto di midollo osseo. In alcuni casi, il trattamento mira a ridurre il tumore per renderlo operabile o per alleviare i sintomi.
Le possibilità di guarigione variano molto. I fattori che influenzano le prospettive includono l'età del bambino quando viene diagnosticato, lo stadio del tumore, come risponde al trattamento e particolari caratteristiche genetiche delle cellule tumorali. I bambini più piccoli, sotto i 18 mesi, con tumore localizzato tendono ad avere una migliore prognosi.
La ricerca sul neuroblastoma è molto attiva e mira a trovare trattamenti migliori e modi più efficaci per rilevare il tumore precocemente. Le terapie mirate, che colpiscono specificamente le cellule tumorali senza danneggiare le cellule sane, sono uno dei campi più promettenti.
In conclusione, il neuroblastoma è una malattia complessa con diverse sfide diagnostiche e terapeutiche. I progressi nella ricerca e nel trattamento continuano a offrire nuova speranza per migliorare la sopravvivenza e la qualità della vita dei bambini affetti da questa malattia.
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