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Il caso
27 Marzo 2024 - 16:49
La comunicazione dell’affidamento dell’area con gli attrezzi Calisthenics di Ciriè (per fare esercizio a corpo libero e all’aria aperta) era arrivata solo la scorsa settimana.
Facendo una passeggiata per la piastra “Sport e Benessere” via Monte Angiolino, dove si trovano gli strumenti, il quadro però non è rassicurante.
Gli attrezzi si trovano all’entrata, curati e in ordine, poco prima del campo da calcio, dell’area cani e delle sedute con possibilità di ricaricare anche alcuni apparecchi elettronici. Svoltando l’angolo, spuntano il campetto da basket e la pista da skateboard, e qui lo scenario è completamente diverso. Un canestro mezzo distrutto, la recinzione con la porta d’accesso divelta, graffiti ovunque e anche qualche bottiglia di birra e vino abbandonata.
Via Monte Angiolino, dove si trova il parchetto vandalizzato
“Siamo rimasti veramente molto dispiaciuti nel vedere le immagini del parco urbano di via Monte Angiolino - commenta a caldo la sindaca della città dei D’Oria Loredana Devietti - Quell’opera è il frutto di tanto lavoro, di investimenti pubblici ed è nata dalla richieste dei ragazzi di Cirié e dintorni”.
La possibilità che a vandalizzare il parchetto siano stati proprio i giovani che lo frequentano, però, c’è.
“È anche per questo motivo le azioni di inciviltà e di vandalismo generano ancora più stupore e amarezza: danneggiano in primis i ragazzi, le stesse persone che quello spazio ce l’hanno chiesto - continua la prima cittadina - Avevamo già messo in conto di intervenire sulla manutenzione della pavimentazione: si tratta infatti di una struttura a cielo aperto, esposta alle intemperie e utilizzata per molteplici scopi (pattinaggio, basket, ecc), per cui viene utilizzata una speciale resina acrilica colorata, adatta gli usi sportivi citati, che potrà essere riverniciata di tanto in tanto, questione comunque puramente estetica perché la pavimentazione è tuttora perfettamente usufruibile. Ciò che invece non era stato messo in conto sono ulteriori interventi e ulteriori costi per la mancanza di educazione e di civiltà, che peraltro ci ha costretto a fare anche numerose e impreviste manutenzioni nel corso degli anni: abbiamo sistemato più volte i tabelloni della pallacanestro (spaccati e non certo per usura), ingrassato gli attrezzi da palestra 3 volte, sistemato almeno 4 volte le pietre che fanno da confine per il parcheggio e cambiato già 3 volte il rubinetto della fontana, perché divelto”.
La sindaca di Ciriè Loredana Devietti
E sì, anche perché per riparare ciò che è stato vandalizzato, Palazzo Civico dovrebbe impiegare dei fondi che per definizione sono pubblici, e quindi di tutti i cittadini.
“Anche il cancello staccato e le stesse scritte fanno parte della mancanza di rispetto per le strutture pubbliche, il cui ripristino è un costo per il Comune e quindi per tutti: questo significa imbrattare e rovinare muri, pavimentazione, vetri, solo per il gusto di farlo - continua Devietti - Cerchiamo sempre di essere tempestivi nei nostri interventi anche se non possiamo certo verificare h 24 lo stato delle strutture pubbliche: per questo invitiamo i cittadini a mandarci le eventuali segnalazioni utilizzando gli appositi canali (soprattutto il sito del Comune e l’applicazione Municipium) che sono senza dubbio più idonei per richiedere un intervento comunale. In ogni caso la Polizia Locale sta esaminando le immagini delle telecamere presenti in zona per risalire agli autori delle azioni di vandalismo”.
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