Cerca

Cronaca

Escursionisti bloccati in montagna per via del maltempo: erano giorni che le autorità sconsigliavano di fare gite

A causa della troppa neve l'elicottero di salvataggio non ha volato e i soccorritori sono andati a piedi

Escursionisti bloccati in montagna per via del maltempo: erano giorni che le autorità sconsigliavano di fare gite

Nonostante gli avvertimenti e le raccomandazioni diffuse attraverso bollettini e appelli per il maltempo del fine settimana, una coppia di escursionisti (di 20 e 30 anni) si è comunque avventurata in una gita in montagna sopra le Valli di Lanzo. 

Il fatto è avvenuto nella mattinata di oggi, domenica 3 marzo: i due nelle prime ore del pomeriggio hanno lanciato una richiesta di aiuto ai soccorsi. 

Gli escursionisti si trovavano approssimativamente a quota 1900 metri, sopra Groscavallo, nelle Valli di Lanzo, in provincia di Torino. Secondo quanto comunicato ai soccorritori, al momento della chiamata la coppia versava in buone condizioni di salute ma era impossibilitata a scendere autonomamente a valle per via del maltempo, che ha ulteriormente complicato la situazione. 

Forno, Alpi Graie, completamente imbiancata

La copiosa nevicata che sta avendo luogo in queste ore, per altro, ha impedito l’intervento dell’elicottero Drago dei Vigili del Fuoco. Di conseguenza, le squadre di soccorso, tra cui quelle del Soccorso Alpino di Forno Alpi Graie e Lanzo, insieme ai vigili del fuoco, si sono impegnati faticosamente per raggiungere i malcapitati a piedi.

Pare che la coppia fosse partita già ieri per raggiungere il bivacco Fassero ma, dopo aver dormito al Gias Balma Massiet, sono rimasti bloccati a causa della neve. Una prima squadra composta da due tecnici del Sasp è partita nel pomeriggio con sci e pelli di foca per muoversi più rapidamente sullo spesso strato di neve caduta nella notte. Una seconda squadra composta da 4 tecnici Sasp e 2 Saf dei vigili del fuoco li ha seguiti con le racchette da neve in modo da battere una traccia che i due escursionisti potessero seguire a ritroso senza sprofondare eccessivamente. Nel corso della salita, le squadre sono anche state sfiorate da una valanga che si è staccata.

Le operazioni di salvataggio, giunte a buon fine, non sono state semplici: i soccorritori hanno affrontando non soltanto la nevicata, ma anche il vallone della zona (Sea), esponendosi al pericolo di valanghe (il cui rischio in queste ore resta molto elevato).

Mentre il salvataggio, con non poche difficoltà, sta continuando, resta attiva la sala Operativa della Protezione Civile che la Regione ha aperto dalle 8 di questa mattina. 

Siamo attenti e presenti all’interno delle centrali di Protezione civile, con le Prefetture e i sindaci per garantire il massimo livello di sicurezza al Piemonte - hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Marco Gabusi - Ribadiamo l’invito ai cittadini alla prudenza e a evitare spostamenti se non strettamente necessari, soprattutto nelle zone montane per il rischi di valanghe”. 

Il bollettino dell’Arpa Piemonte, intanto, ha disposto l’allerta arancione per rischio valanghe e idrogeologico nelle montagne Nord Occidentali, nelle valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Susa, Sangone, Chisone, Pellice e Po. 

L’allerta è invece gialla per il resto del Piemonte, tranne che per la Valle Scrivia dove è verde. 

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori