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Il caso

Imprenditore ucciso nei boschi a colpi di fucile in Canavese: comincia il processo

Alla vittima, Fatmir Ara, venne dato appuntamento in un bosco dove si consumò il delitto

Imprenditore ucciso nei boschi a colpi di fucile in Canavese: comincia il processo

Saranno circa una  una sessantina i testimoni che martedì prossimo, il 5 marzo, si presenteranno di fronte ai giudici del tribunale di Ivrea, con l’aula che è stata prenotata praticamente per tutto il giorno, dalle 9 di mattina fino alle 5 di pomeriggio. 

Entra nel vivo il processo per l’omicidio di Fatmir Ara, soprannominato “Miri”, l’imprenditore di 44 anni originario dell’Albania e residente a Mathi che nel settembre 2022 era stato ucciso a colpi di fucile.

Il GUP del Tribunale di Ivrea Ombretta Vanini ha rinviato a giudizio Davide Osella Ghena, di 32 anni e residente a Nole, che confessò il delitto poco dopo, e anche la sorella Barbara Osella Ghena (46 anni) e l’amico Andrea Fagnoni, 30 anni e residente a San Francesco.  

La vittima, Fatmir Ara, venne ucciso nei boschi vicino a San Carlo nel 2022

L’accusa per i tre imputati, con responsabilità differenti, è quella di aver organizzato il delitto di Fatmir Ara.

Il processo avrà l’obiettivo di stabilire le posizioni dei tre imputati e il profilo di Ara, imprenditore che parrebbe aver avuto legami con la criminalità albanese. Stando alle ricostruzioni, sembrerebbe che Ara avesse causato un debito a Davide Osella Ghena, avendo ritardato i lavori di costruzione di una cascina di Alba che il nolese avrebbe voluto trasformare in un agriturismo. La risoluzione di questi problemi economici sarebbe sfociata nel delitto: a “Miri” era stato dato appuntamento in un’area boschiva di San Carlo, dove è stato colpito da scariche di pallettoni al petto, alle mani e alle braccia. Una volta per terra, sarebbero ancora stati sparati tre colpi a palla unica. 

Il Tribunale di Ivrea

I testimoni che si presenteranno in aula tra una settimana vanno dai parenti più stretti fino agli amici e colleghi di Ara; i familiari di “Miri” sono tutelati dagli avvocati Celere Spaziante, Christian Antisso, Antonio Genovese e Giuseppe Pipitone e si costituiranno parte civile. 

Data la mole di testimoni che i giudici dovranno ascoltare è possibile che l’udienza venga riaggiornata, per riuscire a ricostruire quelli che sono stati gli ultimi giorni e ore di Fatmir Ara. 

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